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Bergamo, Papa Giovanni e la cura dell’ambiente

Convegno Papa Giovanni

A Bergamo, nell’ambito della Settimana per l’Energia, si è svolto un seminario di studio dedicato a «Papa Giovanni XXIII e le problematiche ambientali». Promosso dal Centro di Etica Ambientale in collaborazione con la Fondazione Papa Giovanni XXIII e CEA Servizi Società Cooperativa Sociale, l’appuntamento intendeva illustrare i risultati di una approfondita ricerca, condotta da studiosi e docenti universitari, su un tema che la recente enciclica «Laudato sii» di papa Francesco ha posto all’attenzione di tutto il mondo: la cura dell’ambiente come compito affidato ai credenti e a tutti gli uomini di buona volontà.

Tra i relatori c’era anche don Ezio Bolis, direttore della Fondazione Papa Giovanni XXIII. «È una sfida che abbiamo accolto di cercare in Papa Roncalli alcune tracce della sensibilità ambientale, che oggi è molto acuta, ma ai tempi di Papa Giovanni non lo era altrettanto – spiega – . La sfida l’abbiamo vinta perché, scandagliando migliaia di pagine, abbiamo fatto emergere come Roncalli è anzitutto incantato dal creato, è capace di contemplare, di osservare. Questo è il primo aspetto che emerge dai suoi scritti. Il secondo aspetto di questa sua sensibilità è la considerazione del creato come un giardino, dove l’uomo è chiamato a compiere la sua opera. Infine Roncalli è sensibile al creato, alla natura, ma senza mai dimenticare l’uomo. Soprattutto i più poveri. In questo senso, è molto in sintonia con papa Francesco: non si può amare le piante e non amare i più deboli e i più piccoli».

«Il tema ecologico – conclude don Ezio Bolis – è un tema non solo attuale, ma urgente, che deve entrare nell’agenda dei credenti, della Chiesa, proprio perché è una casa comune che tutti siamo chiamati a custodire e a trasformare, secondo i principi del rispetto e della condivisione».

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