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Clusone, in consiglio le nomine dei cda e il futuro del commercio

Voto contrario da tutti e tre i gruppi consiliari di minoranza per la verifica dello stato di attuazione del programma dell’amministrazione Olini. Assessori e primo cittadino hanno portato in consiglio i resoconti dell’operato a pochi mesi dall’elezione facendo il punto su ogni rispettivo settore di competenza.

«Il nostro è un giudizio che resta negativo – ha detto Francesco Moioli di SiAmo Clusone – in quanto non presenta l’attuazione di programmi elettorali che erano espressi dal mio gruppo. Pur apprezzando il lavoro fatto dai singoli assessori, siamo distanti dai bisogni di questa città. Per noi è stato il momento di auspicare un’apertura maggiore alla minoranza con l’avvio di commissioni che possano permettere anche a noi di portare il nostro contributo».

Chiede con forza l’attivazione delle commissioni consiliari anche Laura Poletti di Clusone nel Cuore: «Come minoranze rappresentiamo oltre il 60% degli elettori clusonesi, c’è una grossa fetta della popolazione che ha diritto di fare sentire la propria voce».

In consiglio è arrivata anche la risposta scritta all’interrogazione congiunta delle minoranze sulle nomine del Sant’Andrea a suo tempo in ritardo. «Non sono risposte soddisfacenti – ha detto Laura Poletti – nel senso che il sindaco elude la domanda. Ci lascia perplesso inoltre che prima dell’inaugurazione del 31 fossero già state fatte le nomine (vediamo che il decreto è datato il 28 ottobre), in quanto il sindaco nella risposta scritta dice di averle fatte successivamente. Abbiamo chiesto informazioni, non ci sono state date, valuteremo se fare un’interrogazione sull’interrogazione».

La vicenda nomine non è quindi conclusa, anche perché ci sono ancora alcuni consigli da essere nominati. «Ce ne sono alcuni – aggiunge Poletti – in cui devono essere rispettati gli equilibri delle minoranze e purtroppo veniamo a sapere proprio questa sera (attraverso le comunicazioni conclusive del sindaco) che è stato già provveduto alla nomina del consiglio di gestione della Fondazione Angelo Giudici. Siamo sorpresi perché era previsto un membro della minoranza, ma non siamo stati coinvolti nella scelta. Chiederemo delucidazioni anche su questo auspicando che non si verifichi la stessa cosa anche per le fondazioni nelle quali noi minoranze dobbiamo esprimere i nostri rappresentati».

Il sindaco ha comunicato la nomina di Lorenzo Colombo, Lorenzo Balduzzi e Fabio Cortinovis come rappresentanti della Fondazione Angelo Giudici.

«Le risposte – aggiunge Massimo Morstabilini di Clusone Viva – sull’interpellanza sono evasive, in particolare sui criteri presi nella scelta delle persone. Non ci è chiaro del perché Emiliano Fantoni sia stato sostituito, lo stesso vale per la nomina del dottore Cesare Maffeis. Sappiamo che queste nomine sono politiche. Riteniamo che tutte le questioni politiche dovrebbero restare fuori e dovrebbe essere fatto esclusivamente il bene del paese.

«Non è stato semplice – ha detto il sindaco di Clusone Paolo Olini – concludere la scelta delle tre persone che ci rappresenteranno nella Fondazione Sant’Andrea. Due delle tre erano già presenti nel cda. C’era quindi la necessità di trovare la terza persona. Le dinamiche non sono riuscite a portare alla riconferma del precedente cda. È stata così individuata una persona di espressione mia (Festa), una nomina della Lega Nord (Maffeis) e l’espressione di Forza Italia (Merletti). Sappiamo che l’alleanza politica, che non abbiamo mai nascosto, ci ha portato a governare questa città, quindi abbiamo individuato in queste tre persone chi dovrà svolgere al meglio il compito in primo luogo per gli ospiti della struttura. Rinnovo i ringraziamenti al dottor Fantoni che tanto ha fatto in questi anni come presidente del cda. Ora si cambia pagina, la prossima settimana li incontrerò per stabilire le linee programmatiche».

In consiglio sono emerse anche le preoccupazioni dei consiglieri di minoranza in materia del tessuto commerciale di Clusone.

«È il tema che riguarda il futuro della città di Clusone – ha detto Moioli -. Siamo preoccupati per lo spostamento dell’asse commerciale, si fa fatica a pensare inoltre al turismo se non ci sono strutture ricettive e se il commercio non viene aiutato. La città di Clusone ha bisogno di tornare al suo passato glorioso, ma a nostro giudizio ha anche bisogno che l’amministrazione venga in aiuto e faccia scelte più coraggiose».

«Non siamo pessimisti – ha detto Morstabilini – ma propositivi, quando abbiamo presentato il programma abbiamo fatto proposte concrete. Ora ci preoccupano le edificazioni che stanno venendo avanti nella parte bassa di viale Gusmini, per questo abbiamo chiesto di essere coinvolti. Le scelte che verranno prese peseranno non poco sul futuro di Clusone per i prossimi anni».

«È una questione che c’è a Clusone, – aggiunge Olini – ma non c’è solo il commercio, ci sono le attività produttive e tante partite Iva che stanno soffrendo. In questo momento ci si sta concentrando su questo tema sotto gli occhi di tutti. Ci sono voci secondo le quali sarebbe stata cambiata la convenzione riguardante l’ex Mirage. A oggi, e l’ho ribadito in aula ieri sera, nessuna modifica alla convenzione è stata protocollata. Non nascondo che al momento che verrà portato al protocollo qualcosa tutti dovremo valutare. Comunque è un’operazione che porta standard di qualità per la realizzazione della rotonda e un 1.800.000 euro per la realizzazione della struttura polifunzionale. Qualcuno inoltre non si ricorda che c’è un‘altra operazione commerciale più gravosa: il comparto Valflesh, con a disposizione 6500 metri commerciali. Non spaventiamoci e non facciamo polemiche, noi non siamo contro il commercio, anzi vogliamo favorire il commercio clusonese. C’è l‘attenzione al mondo del commercio, ma anche l’attenzione a tutte le partite iva clusonesi colpite dalla crisi che si sta facendo sentire sempre di più».

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