Frane e smottamenti sono una minaccia anche per il territorio della valle Seriana. La locale Comunità Montana ha scelto la strada della prevenzione intervenendo con numerosi cantieri che spesso rischiano di passare inosservati o sembrare opere di secondaria importanza. Eppure non è così. Inoltre, la cifra spesa negli ultimi mesi è davvero importante. Ma oltre alle opere servono anche le manutenzioni di quanto realizzato.
«Abbiamo voluto – spiega durante il sopralluogo di questa mattina il presidente dell’Ente sovracomunale Alberto Bigoni – visitare alcuni interventi significativi rispetto a un tema che sta impegnando la Comunità Montana da diversi mesi e con un grande impiego di risorse economiche. Abbiamo visitato solo alcuni cantieri, ma sono una sessantina gli interventi finanziati negli ultimi tredici mesi dalla Comunità Montana per un impegno di quasi 2 milioni di euro (considerando gli ultimi ritocchi al bilancio). Entro marzo a aprile 2016 si vuole impegnare anche l’avanzo di amministrazione del 2015 sempre per lo stesso identico fine. È un tema caro agli amministratori in quanto sanno cosa significa dovere intervenire in una situazione di emergenza».
«Ma è un “fare” – continua Bigoni – che ha meno visibilità. Intervenire nell’emergenza e risolvere un problema è una cosa, prevenire è meno sotto gli occhi di tutti, ma speriamo che questo modo di operare sia sempre di più tra le scelte degli amministratori. Soprattutto in un territorio come il nostro: montano e con tutte le sue criticità. L’intenzione è di trovare altre risorse da destinare alla prevenzione che non è mai finita. Non è che con un intervento su un comune risolvo il problema, quello che conta è fare poi la manutenzione, altrimenti il problema si può ripresentare. È un cerchio che si chiude soltanto in questo modo».