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Quando il Goglio si portò via le fabbriche di armi

Rientra già a pieno titolo tra i libri più importanti di storia locale dell’alta valle Seriana: questa mattina presso la chiesa di San Michele a Colarete di Valgoglio è stato presentato “La rovina del Goglio”, la ricerca coordinata e approfondita dallo storico Gabriele Medolago e legata a un terribile evento del primo novembre 1666.

Le autorità alla presentazione di questa mattina
Le autorità alla presentazione di questa mattina

«Rovina” – spiega Medolago – è il termine storico usato nella documentazione che abbiamo trovato. La rovina non è solo una frana, ma un elemento complesso costituito da piogge, smottamenti, un alluvione, una tromba d’aria e una colata di materiale sulla contrada del Goglio. Si riteneva che nel 1666 tutte le fabbriche di armi fossero scomparse, distrutte da una calamità. Sappiamo invece che le ultime vendite di spade forgiate in questa vallata risalgono al dicembre del 1763. Ma non si facevano solo spade, qui si producevano armi in genere e anche da fuoco (ndr. aspetto rimasto a lungo sconosciuto). Basti pensare che nel ‘600 qui si producevano quelli che oggi comunemente chiameremmo fucili e l’area era in competizione con la val Trompia, dove già era radicata la tradizione legata alle armi. Qui, tra Gromo e Valgoglio, c’era un distretto industriale, una trentina di laboriosi opifici. Sono state ritrovate monete romane risalenti al primo secolo avanti e dopo Cristo che dimostrano come qui fosse già diffusa questa attività. Basti pensare in oltre che in alta valle nel 1400 si producevano già le bombarde, tra le armi più all’avanguardia in quel periodo. La rovina del Goglio è stata una calamità che non ha interrotto la produzione, è stato un duro colpo, ma quello definitivo è stato inferto nel Settecento quando si è sentita la concorrenza tedesca».

La contrada del Goglio spazzata via dalla piena. L'immagine è riprodotta sulla copertina del libro
La contrada del Goglio spazzata via dalla piena. L’immagine è riprodotta sulla copertina del libro

L’evento del primo novembre 1666 costò in termini di vite umane: morirono 67 persone. La disgrazia, avvenne di domenica, intorno a mezzogiorno, per questo furono risparmiati gli operai che vi lavoravano e provenivano dai vicini abitati. Alcuni corpi trascinati dal Serio vennero trovati addirittura ad Alzano e a Parre. Secondo un documento anche a Grassobbio e Seriate.

A Valgoglio il libro sarà donato per Natale ai cittadini. A Gromo le famiglie interessate possono ritirarlo in comune.

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