Gli alpini la fanno da padrone. Poi abbiamo fanti, carabinieri, paracadutisti, bersaglieri. Spesso si dimenticano i marinai. Eppure, in Val Seriana, ci sono anche loro. Più di cinquanta sono iscritti al gruppo Anmi (Associazione nazionale marinai d’Italia). C’è chi si è trasferito da queste parti da località di mare, ma non manca chi invece si è lasciato alle spalle le Orobie per imbarcarsi. Quando ancora c’era il servizio militare.
«Non pensavo di trovare tanti marinai nelle valli alpine – osserva il Capitano di Vascello Luigi Beltrami, presidente dei marinai seriani –. Io sono nato a Taranto, quindi per me era naturale entrare in marina. Solo in Valle Seriana siamo 52 iscritti e ci sono molti simpatizzanti che non si iscrivono, ma frequentano il nostro gruppo. In tutta la Bergamasca siamo oltre 500 iscritti e in Lombardia 2500. Se pensate che ce ne sono almeno altrettanti che hanno svolto il servizio militare in Marina e per vari motivi non si iscrivono al gruppo, potete immaginare quanto la Marina sia vicina al Nord. Siamo una forza che è in tutte le parti del territorio nazionale».
In questi anni i marinai si sono resi sempre più visibili anche in Valle Seriana. «Abbiamo la sede ad Alzano, concessa dal Comune – spiega ancora Beltrami –. A Nembro cinque anni fa è stato inaugurato un monumento ai marinai della Valle Seriana. A Gazzaniga è stato inaugurato due anni fa un nostro monumento per volontà del maestro Loris Masserini».
Proprio a Gazzaniga quest’anno i marinai della Valle Seriana hanno voluto ricordare la patrona Santa Barbara, in una cerimonia condivisa con i Vigili del fuoco. «Per noi questa è la festa più importante di tutto l’anno perché le navi da guerra sono munizioni in mare e hanno bisogno di una protezione, non solo con la specializzazione degli uomini, ma anche dall’alto affinché non saltino in aria – spiega ancora il presidente del gruppo Anmi –. Ci possono essere sempre incidenti e nei depositi di munizioni non manca mai un’immagine di Santa Barbara».