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Maifredi tiene a battesimo il calendario di Beppe Rota

Beppe Rota non si ferma mai. Il cameraman e conduttore televisivo di Sovere ha presentato in questi giorni il suo secondo calendario, frutto ancora una volta della collezione di foto che lo ritraggono con migliaia di vip. Nel suo studio ha voluto proporre una serata speciale. L’ospite d’onore era Gigi Maifredi, ex allenatore di Juventus e Bologna, ma non sono mancati tanti altri sportivi e amici.

«Il calendario è dedicato alla mia nonna Nina: in copertina ci sono io bambino in braccio a lei – spiega Beppe -. I testimonial sono invece due amici: i calciatori Francesco Acerbi del Sassuolo e Sergio Pellissier del Chievo. L’edizione 2016 l’ho voluta dedicare alle persone scomparse. Mi hanno criticato per questa scelta, ma io faccio sempre quello che sento. Così, nel calendario c’è una grande valigia, perché io sono sempre in giro per l’Italia a caccia di vip, e dentro ci sono persone che ho incontrato e che secondo me hanno dato tanto». Pescando dalla sua collezione di oltre seimila foto, Beppe ha scelto di ricordare Mino Reitano, Marco Pantani, Lucio Dalla, Raimondo Vianello e Sandra Mondaini, Little Tony, Nilla Pizzi, Alberto Castagna, Maurizio Mosca, Mike Bongiorno, Gigi Sabani, Moira Orfei e Mango.

Dopo la presentazione del calendario, è stato il momento di Gigi Maifredi, intervistato da Giovanni Merla, conduttore della serata. Inevitabile parlare di calcio: quello di oggi paragonato a quello di una volta. «Il calcio segue i tempi – ha detto Maifredi –. Il mondo è cambiato e il calcio si è adeguato. Adesso ci sono televisioni che ti riprendono ovunque, ci sono sponsor che vogliono avere un’importanza particolare, ci sono presidenti che vogliono essere parte integrante nella scelta della formazione alla domenica. Chi si avvicina al calcio ora deve tener conto di tutte queste cose. Credo comunque sia ancora lo sport più bello del mondo».

C’è stato modo di parlare anche dei suoi anni alla Juve, a cominciare dal rapporto con Roberto Baggio. «Con lui c’è stata un’empatia immediata – ha svelato Maifredi –. Quando sono andato alla Juve volevo fortemente Baggio, però ho chiamato il suo procuratore che mi ha detto: guarda che è già del Milan. Ma ci siamo incontrati e con un’offerta diversa l’abbiamo portato a Torino». Maifredi ha definito Baggio «il più grande giocatore italiano. Una sera ero a cena con Maradona e mi disse: io in casa ho solo un poster ed è quello di Roby Baggio».

«Far l’allenatore è il mestiere più semplice del mondo: devi solo gestire un gruppo di giocatori. È peggio andare in fonderia», ha detto ancora Maifredi. Certo, ha aggiunto, «non sempre l’allenatore si gioca al massimo le sue qualità. Io ho dato il massimo fino a quando sono arrivato alla Juve e poi mi sono seduto. Da piccolo volevo allenare la Juventus e quando ci sono riuscito avevo esaudito il mio desiderio. Ma in quei mondi lì appena ti rilassi un attimo piombi giù come Icaro».

Nel 2016 dell’ex mister bianconero ci sono tv e calcio: «Sto lavorando a un format televisivo insieme a Gene Gnocchi: l’idea è mia e lui mi aiuterà perfezionarla. Inoltre, sono impegnato per un calcio nuovo che è il 2 contro 2 che ho già messo in atto qualche anno fa, si chiamava Gladia Gol ed è stato trasmesso da Sky, però dall’anno prossimo credo diventerà un torneo nazionale».

Nel video, le interviste a Beppe Rota e a Maifredi, che commenta la corsa allo scudetto di quest’anno.

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