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Vertova, l’Alzheimer attraverso un sorriso

Un sorriso è la fiducia che non si spegne, la vita che crede in se stessa, la speranza che di nuovo riaffiora. È difficile cogliere dei sorrisi in un reparto di Alzheimer. Eppure, Denis Maffeis e Nicola Zucchelli ci sono riusciti. I loro scatti compongono la mostra fotografica allestita nella sala polivalente della Fondazione «Cardinal Gusmini» di Vertova. Oggi (sabato 5 dicembre) l’inaugurazione, accompagnata dalle note della chitarra di Andrea Gelmi.

«Tutto è cominciato circa un anno fa, durante uno spettacolo presentato dagli ospiti della Fondazione al Kilometro rosso di Stezzano – racconta Nicola Zucchelli -. Lì è nata l’idea di far combaciare la nostra passione per la fotografia e una tematica così difficile e complicata come quella dell’Alzheimer. Grazie al personale della Fondazione, siamo riusciti a usare la fotografia per lanciare un messaggio, nato spontaneamente scatto dopo scatto:  malgrado la malattia risulti a volte complicata da affrontare, tramite le terapie non farmacologiche, tramite i parenti, la presenza degli operatori, è possibile  far sorridere queste persone anche se a volte le difficoltà sono tante».

Altre immagini
Altre immagini

Non a caso il nome del progetto è «…e di nuovo sorridi…». I due fotografi, entrambi di Leffe, sono entrati nel Nucleo Alzheimer, hanno toccato con mano la realtà della malattia, condiviso momenti di difficoltà, ma anche di serenità. «Gli operatori del reparto sono stati capaci di coinvolgerci nelle giornate dei pazienti. Grazie a questa collaborazione, siamo riusciti a realizzare degli scatti che raccontano la vita quotidiana degli ospiti e a ognuno di questi è stata associata l’immagine del sorriso». Sono 26 le fotografie della mostra, due per ogni ospite coinvolto. Nell’essenzialità del bianco e nero, fissano attimi, fanno emergere storie ed emozioni.

Alla fine, Denis Maffeis e Nicola Zucchelli sono rimasti coinvolti anche personalmente. Dietro l’obiettivo, in fondo, c’è sempre un cuore. «È stata un’esperienza toccante – sostiene il primo -. Non conoscevo la malattia, ho avuto l’opportunità di capire cosa questi ospiti provano». «Sono stati dei mesi intensi a livello emotivo – aggiunge il secondo -: siamo riusciti a cogliere aspetti della malattia, a ricevere le emozioni che ci hanno trasmesso i pazienti. Speriamo di riuscire a trasmettere queste emozioni a chi verrà a visitare la mostra».

Una prospettiva sulla mostra
Una prospettiva sulla mostra

Le fotografie resteranno esposte fino al 3 gennaio: da lunedì al giovedì di ogni settimana e poi venerdì 11 dicembre, domenica 27 dicembre e domenica 3 gennaio, sempre dalle 16 alle 18. Dopo l’inaugurazione, gli scatti si possono trovare anche sul sito di Denis Maffeis.

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