Il Vangelo di Matteo parla semplicemente di Magi, che da Oriente videro sorgere la stella di Gesù e si mossero fino a Gerusalemme per adorarlo. La tradizione cristiana ha poi aggiunto il titolo regale, il fatto che erano in tre (forse perché portavano in dono oro, incenso e mirra) e li ha chiamati Melchiorre, Baldassarre e Gaspare. A Casnigo vengono ricordati dal ‘500, e l’appuntamento si ripete questa sera (martedì 5 gennaio).
«Questa tradizione – spiega Natale Bonandrini – vuole essere un momento in cui si suscitano emozioni nei bambini. La comparsa di questi personaggi, che arrivano di sera, col buio, avvolti nei loro abiti particolari, deve far sognare i più piccoli. Per noi è bellissimo leggere ancora negli occhi dei bimbi la meraviglia, la capacità di emozionarsi. Speriamo che attraverso questi bambini avremo negli anni a venire la prosecuzione di questa tradizione che va avanti da più di 500 anni e che quindi vuole essere un modo per riaffondare le radici nella nostra storia».
Il programma è ormai consolidato: «Si parte dopo la messa delle 18,30 al Santuario della Trinità – spiega ancora Bonandrini –. Ci sarà anzitutto la comparsa dei Magi a cui seguirà la sfilata fino all’ex chiesa di Santo Spirito, dove avverrà l’incontro con Re Erode. Da Santo Spirito ci recheremo nel Suffragio, la parte posteriore della parrocchiale, dove sarà ricostruito un borgo antico per rappresentare l’incontro fra i Re Magi e i pastori. Infine, la serata si concluderà in chiesa. In caso di maltempo, tutto inizierà alle 20 da Santo Spirito».
La tradizione prosegue anche la mattina dell’Epifania. «Dopo la messa solenne delle 10,30 i Re Magi ricompariranno sul sagrato della chiesa e i bambini consegneranno loro indumenti, materiale scolastico, giocattoli e dolciumi perché li portino ai bambini più poveri. In cambio riceveranno un’arancia, per secoli il dono consegnato dai Re Magi ai bambini buoni di Casnigo».
