La Gioconda di Leonardo, l’Urlo di Munch, la Primavera di Botticelli: sono tante le celebri opere per cui ogni giorno centinaia di persone si muovono da un capo all’altro del mondo spinti dal desiderio di vivere per un istante la magia dell’arte.
Proprio nelle nostre valli è però possibile scovare piccoli tesori nascosti che molte volte sono ignorati o poco valorizzati. È questo il caso di Gorno, dove il Comune ha deciso di finanziare un progetto di restauro a porte aperte di un’opera privata. Si tratta della “Crocifissione con Dolenti e Angeli” di ambito devozionale, realizzata da un autore ignoto lombardo del XV sec.
La scoperta è stata sorprendente! Nessuno si sarebbe mai aspettato, durante la ristrutturazione di un’abitazione avvenuta negli anni cinquanta, di rinvenire sotto i calcinacci una tale meraviglia: strappata e riportata su tela, è stata in seguito donata alla Chiesa Parrocchiale, diventando una delle testimonianze artistiche più antiche della comunità di Gorno.
Per far conoscere il proprio patrimonio, il Comune ha deciso di dare l’opportunità a tutti di poter seguire da vicino questo processo di recupero passo dopo passo. Infatti i visitatori avranno accesso a uno spazio adibito appositamente presso la casa comunale di Villassio, in un periodo compreso fra aprile e giugno, così da dare l’occasione anche alle piccole scolaresche del luogo di scoprire il lavoro del restauratore.
L’iniziativa si inserisce all’interno di un percorso di recupero storico-artistico di beni della comunità già avviato nel 2011, durante il quale nel 2014 al Museo Arte Tempo (MAT) di Clusone, è avvenuta l’esposizione della restaurazione de “La Visitazione di Maria” (XVIII sec.) di Enrico Albrici, che ha riscosso un enorme successo.
Al fine di dare valore anche ad altre meritevoli opere della cittadina nelle chiese di Santa Maria delle Grazie e San Giovanni e contestualizzare l’opera in questione, verrà organizzata una serata in collaborazione con un critico bergamasco, in cui si analizzeranno altri “tesori nascosti” del paese.
Questo è un articolo realizzato attraverso il progetto «Saranno reporter» attivato con l’Istituto d’Istruzione Superiore Statale «Andrea Fantoni» di Clusone. Chi scrive è un ragazzo o una ragazza di quarta liceo che sta muovendo i primi passi nel mondo del giornalismo.
