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La bufera di neve non ferma le piste

Nella notte tra il 2 e il 3 marzo la zona alta degli impianti sciistici di Colere è stata colpita da un’impetuosa bufera di neve che ha creato diversi problemi ai gestori delle strutture di risalita e dei rifugi, soprattutto dello Chalet dell’Aquila. I rifugisti tuttavia non si sono di certo fatti trovare impreparati e hanno risolto rapidamente i problemi.

Tutto ha avuto inizio circa alle 21.30 del 2, quando ha iniziato a nevicare, anche abbastanza copiosamente. I problemi sono sopraggiunti quando ha incominciato a soffiare il vento, che piano piano si è fatto sempre più forte, arrivando ad alzare grandi quantità di neve dal suolo.

Neve a Colere
La bufera di neve in quota. Fotografie di Elisabetta Migliorati e Silvio Rossi

Il gestore Miriam Visinoni riferisce che: “le raffiche erano talmente violente da far tremare persino i letti dei rifugisti, un motivo in più per restare svegli per dare un’occhio alla situazione”.

Nonostante il metro di neve caduto durante la notte, questa mattina, i gestori dello Chalet dell’Aquila sono riusciti a offrire un servizio efficiente, aprendo il rifugio di prima mattina sebbene la terza seggiovia fosse chiusa a causa del vento ancora presente.

Le copiose nevicate a Colere
Fotografie di Elisabetta Migliorati e Silvio Rossi

Questo è un articolo realizzato attraverso il progetto “Saranno reporter” attivato con l’Istituto d’Istruzione Superiore Statale Andrea Fantoni di Clusone, chi scrive è un ragazzo o una ragazza di quarta liceo che sta muovendo i primi passi nel mondo del giornalismo.

 

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