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Migranti a Lizzola, il commento di Walter Semperboni

A Lizzola è iniziato il trasferimento di buona parte dei quasi cento migranti ospitati in paese. Ne verranno spostati 50, rimarranno in una quarantina. Tra chi in questi due anni ha sostenuto più volte che il numero di profughi fosse eccessivo per la frazione di Valbondione c’è Walter Semperboni, candidato sindaco alle ultime amministrative, oltre che abitante di Lizzola.

«Non voglio dilungarmi in diatribe su chi abbia il merito o il demerito riguardo al trasferimento di questi 50 profughi – commenta -. Perché è chiaro a tutti chi abbia lavorato per questa soluzione e chi ne abbia raccolto indebitamente i frutti. Mi preme tra le altre cose ringraziare la capogruppo di minoranza Romina Riccardi, l’amico Florindo Albricci, nonché l’assessore Michele Mazzocchi. Grazie al loro supporto, il giorno in cui presidiai il comune, ho avuto la possibilità di essere ricevuto dalla sindaco».

A giugno, in seguito a una lite scoppiata in paese tra alcuni migranti, Semperboni aveva infatti chiesto con insistenza di incontrare la prima cittadina Sonia Simoncelli. Incontro poi avvenuto. Semperboni è stato quindi presente alle assemblee e ai diversi presidi che si sono svolti la scorsa estate sul territorio dell’Alta Val Seriana, facendo sentire spesso la sua voce.

«Vorrei sottolineare – prosegue – come questa “battaglia” sia stata portata avanti non per risentimenti xenofobi o contro qualcuno, ma a favore e per tutelare in primis gli abitanti di Lizzola e successivamente gli stessi profughi da un progetto insostenibile vista l’incongruenza tra ospitanti e ospiti. Infatti, è a tutti chiaro che nonostante roboanti proclami resi da tutte quelle persone che credono in questo progetto di accoglienza, anche a livello nazionale, dopo due anni questi ragazzi non abbiano una fissa dimora, non abbiano un lavoro e tantomeno un futuro, ma siano meramente sballottati come pacchi».

Semperboni si dice «rasserenato nel constatare come pure la sindaco ritenga il numero di profughi ospitato in quel di Lizzola eccessivo. Mi auguro per questo un maggior e più proficuo impegno da parte della stessa, che non si traduca in lungaggini già subite e viste. Diamoci da fare per risolvere la situazione sia per i profughi sia per gli abitanti di Lizzola».

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