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Come prevenire l’ictus, incontro a Peia

Spesso, quando colpisce, è troppo tardi. Eppure basterebbe un po’ di attenzione, ascoltare i segnali che il nostro corpo ci manda. L’ictus potrebbe essere così disinnescato. Per questo è importante la prevenzione. Serate come quella di domani (mercoledì 25 maggio) a Peia aiutano a capire cosa fare, quali sono gli aspetti da tenere sotto controllo.

L’incontro è in programma alle 20,30 in oratorio ed è organizzato dall’associazione Pro Senectute in collaborazione con la farmacia di Peia. «Da tempo in questo periodo promuoviamo lo screening della pressione arteriosa per la prevenzione delle malattie cardiovascolari – spiega il presidente dell’associazione, Antonio Basile -. Quest’anno abbiamo inserito un altro elemento di verifica: la fibrillazione atriale. Pare infatti sia una delle cause che possono determinare l’insorgenza dell’ictus».

Alla serata interverrà il cardiologo Giorgio Gatti, che spiega: «Ictus è una parola che ha la connotazione dell’improvviso, qualcosa che capita non previsto. In realtà non è così, perché nella maggior parte dei casi il nostro corpo ci manda dei messaggi, dei segnali. Quindi, questo concetto di ictus andrebbe un po’ corretto: bisognerebbe mettere le persone nella condizione di ascoltare il proprio corpo».

Il modo migliore per prevenire, aggiunge il dottor Gatti, «è evidenziare, assieme al proprio medico, quali fattori di rischio ha ogni singolo individuo. Ovviamente il medico saprà indagare la storia familiare e la storia della persona. A questi elementi dobbiamo aggiungere gli accertamenti: oggi ne facciamo tanti, ma molte volte sono ciechi. Bisognerebbe fare degli accertamenti mirati ai rischi degli individui». Questi sono alcuni degli aspetti su cui si soffermerà domani il dottor Gatti, che poi sarà soprattutto a disposizione per rispondere alle domande dei presenti.

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