C’era una piccola folla, questa mattina, davanti alla chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo a Leffe. Del resto, lo spettacolo era di quelli che non vanno in scena con frequenza. Dal campanile è stato tolto il pezzo principale, quello più pesante, il campanone.
«Da alcuni anni c’era un progetto di ristrutturazione interna del campanile per mettere in sicurezza la scala e posare in cima una barriera in modo tale da permettere le visite interne ed esterne. Già che c’era questa possibilità, abbiamo deciso di togliere anche il campanone, che è un po’ rovinato: vengono cambiati i morsetti e le campana girata di 30 gradi così da permettere al batacchio di battere dove è meno deteriorata», spiega il parroco don Giuseppe Merlini.
Si tratta di un intervento lampo: il campanone è stato tolto questa mattina, verrà sistemato in giornata e tornerà al proprio posto prima di sera. Per rimuoverlo è servita una gru che ha esteso il proprio braccio fin oltre i 65 metri della torre. La campana, che pesa 50 quintali struttura compresa, è stata depositata sul cassone di un camion per essere poi trasportata nell’officina dove verrà sistemata.
La presenza della gru ha poi permesso di collocare anche le barriere che permetteranno di passeggiare sopra al cornicione, a circa 50 metri d’altezza. «Oltre alla barriera di sicurezza, verrà messa anche una struttura orizzontale in ferro che sarà ancorata al muro del campanile e non appoggerà sul cornicione in pietra di Sarnico, perché si tratta di un materiale che col tempo diventa friabile», spiega l’ingegner Gianfranco Calderoni, che ha seguito la parte strutturale dell’intervento e la sicurezza (l’architetto Pierluigi Bianchetti si è invece occupato dell’aspetto architettonico e della parte interna).
L’intervento è stato reso possibile dal contributo di una famiglia. Grazie ai lavori, a Leffe si potrà di nuovo suonare le campane a mano. «A Leffe c’è un gruppo di campanari, anni fa salivano a suonare, ma poi non ci sono più state le condizioni di sicurezza – osserva ancora il parroco –. Non appena conclusi i lavori, il gruppo potrà tornare a salire di nuovo per suonare il concerto delle dieci campane».
