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Rovetta, una scuola calcio per ragazzi disabili

Si allenano da aprile. Non per disputare tornei o vincere campionati, semplicemente per il piacere di rincorrere un pallone e calciarlo in porta, correre sull’erba insieme a un gruppo di amici, crescere e migliorare giocando. Sono ragazzi con disabilità e a Rovetta frequentano una scuola calcio tagliata su misura per loro.

L’iniziativa è parte del progetto «Reset Academy Insuperabili», nato a Torino e poi allargatosi anche ad altre province italiane. La disponibilità dell’Unione sportiva Rovetta ha permesso di partire anche in Alta Val Seriana: «Da un paio di mesi svolgiamo allenamenti due volte alla settimana – spiega Davide Finardi, responsabile del progetto a Rovetta –. La scuola calcio sta funzionando molto bene per tutti i ragazzi che l’hanno frequentata: il riscontro da parte dei genitori è ottimo».

Scuola calcio disabili Rovetta

L’iniziativa sta muovendo i primi passi, una sorta di sperimentazione, in attesa della partenza vera e propria a settembre: «Cercheremo sempre più di migliorarci e di aprire a nuovi iscritti, perché secondo noi è una possibilità importante sia dal punto di vista sportivo che educativo», sottolinea Finardi.

Scuola calcio disabili Rovetta

In effetti, per la scuola calcio di Rovetta, è stato messo in campo un team di figure professionali: «Ci sono educatori, ragazzi laureati o studenti in Scienze motorie e una psicologa. Questo credo che sia un progetto unico proprio per questa professionalità che mettiamo in campo», aggiunge il responsabile.

Quindi, molta attenzione alla parte educativa, senza però trascurare l’aspetto sportivo: «È di primaria importanza, perché noi vediamo questi ragazzi prima di tutto come atleti. Lo testimonia la collaborazione con la Federazione italiana sport disabili (Fisdir) e il Comitato italiano paralimpico (Cip). Cerchiamo di avere una visione a 360 gradi».

Scuola calcio disabili Rovetta

«Il calcio è una fonte di piacere immensa per questi ragazzi – continua Davide Finardi –. Anche solo avere una divisa da indossare li ha riempiti di gioia. Partendo dalla loro motivazione, credo si possano fare grandi cose. Il calcio è divertimento e allo stesso dà la possibilità di crescere, facendo esperienze di gruppo dove la relazione con i compagni è veramente ricca». Ed è sufficiente assistere a un allenamento per capire quanta felicità rotoli assieme a un pallone.

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