In valle di Scalve numerosi pellegrini sono già in cammino, altri stanno per lasciare le proprie abitazioni per raggiungere il Santuario della Madonnina. S’incontreranno al Dezzo e a Sant’Andrea formando due processioni.
Al Dezzo scenderanno (da Paline) anche i pellegrini di Borno, perché proprio di questo centro era originario Bartolomeo Burrat, l’uomo che nel 1654 visse il prodigioso miracolo nei pressi dell’antica fonte che si trova poco sotto il luogo di preghiera. «Bartolomeo soffriva di rigurgiti di sangue – spiega il parroco di Colere don Antonio Locatelli -. Si fermò alla fonte e invocò la Madonna. Gli apparve Maria che gli disse di non temere, di fermarsi e avere fede. L’uomo guarì miracolosamente. Nei secoli a seguire sono avvenuti altri fatti prodigiosi. Qui la fede è grande come testimoniano i numerosi ex voto attorno all’altare».
Questa sera il momento di preghiera al santuario è alle ore 21. Domani mattina la prima celebrazione è alle 5 del mattino, le altre alle 6, alle 7, alle 8, alle 9, alle 10,30. Alle 14 il bacio della reliquia per i ragazzi, alle 14,30 per gli adulti e alle 17,30 la Santa Messa conclusiva.
Il Santuario della Madonnina è anche chiesa giubilare della Valle di Scalve. «Qui si respira una fede particolarmente intensa»: sottolinea il parroco. Anche dopo il disastro della diga del Gleno (avvenuto il primo dicembre 1923) gli abitanti della zona ricostruirono in poco tempo il luogo di preghiera spazzato via da milioni di metri cubi di acqua.
Il Santuario di Santa Maria delle Fontane è nel territorio del Comune di Colere: si trova appena sotto la strada provinciale, poco prima di arrivare a Vilminore.