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Ospedale Piario, verso una riorganizzazione

Ha l’obiettivo di rispondere ai tanti interrogativi sorti intorno all’ospedale di Piario e dare certezze a cittadini e operatori, il convegno in programma lunedì 25 luglio al «Locatelli». L’appuntamento (20,45 in sala convegni), dal titolo «Riforma sanitaria: a che punto siamo?», è promosso dall’Ambito territoriale Valle Seriana Superiore e Val di Scalve e dal consigliere regionale (ed ex sindaco di Ponte Nossa) Angelo Capelli.

«Come componente del Comitato di monitoraggio della Riforma socio-sanitaria lombarda (siamo in sei a rappresentarlo: per la Lombardia oltre al sottoscritto ci sono Maroni e Daverio, mentre per il Governo oltre alla Lorenzin ci sono due tecnici del ministero) mi confronterò con Mara Azzi direttore generale dell’Ats Bergamo (ex Asl, ndr) e Francesco Locati direttore generale dell’Asst “Bergamo Est” (ex azienda ospedaliera, ndr). A moderare l’amica e presidente dell’Ambito ed ex sindaco Ornella Pasini», spiega Capelli.

Ovvio che si parlerà anche del «Locatelli»: «Attualmente – aggiunge il consigliere regionale di Lombardia Popolare – nell’Ospedale è in corso un monitoraggio avviato dal direttore generale che sfocerà in uno studio per ristrutturare alcuni reparti. Questa ricognizione rientra nel più ampio lavoro per ridefinire la “vocazione” dei nove presidi della zona “Bergamo Est”, tra i quali c’è appunto Piario, visto che oggi il cittadino sceglie la sicurezza prima della vicinanza e vuole quindi arrivare nel contesto più adeguato a farsi curare, se occorre, nel più breve tempo possibile».

Capelli aggiunge che tutto questo avviene «mentre l’Organizzazione mondiale della Sanità ha fissato dei precisi standard di sicurezza che consentono solo piccole deroghe. Ma ciò che occorre capire è che essi non vengono principalmente stabiliti per ragioni economiche, come potrebbe pensare qualcuno, ma appunto per motivi di tutela dei cittadini. Un numero superiore di prestazioni infatti consente maggiore manualità, capacità ed esperienza del personale nell’affrontare anche casi difficili. Meno prestazioni significa invece minore garanzia per tutti».

Quindi, conclude l’ex sindaco di Ponte Nossa, «in attesa dello studio di ristrutturazione il compito di ciascuno è contribuire a ridare credibilità all’Ospedale. Quello che posso assicurare fin d’ora è che gli operatori non sono soli e che stiamo seguendo passo per passo la situazione per dare a chi fa riferimento a Piario una soluzione di qualità, adeguata ai tempi e alle risorse disponibili».

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