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Parre, pronti per la Sagra oltre duemila capù

Le tradizioni sono anche questione di palato. Lo sanno bene a Parre, dove da un bel po’ di anni Festa del folclore e Sagra del capù vanno felicemente a braccetto.

Il gruppo folk Lampiusa torna a proporre l’accoppiata nel fine settimana, da venerdì 29 a domenica 31 luglio sotto la struttura coperta dell’oratorio. Saranno tre giorni dedicati anzitutto a uno dei sapori tipici di Parre, da non confondere con il cappone.

«Il capù – spiega il presidente dei Lampiusa Giovanni Bossetti – è un involtino di verza che racchiude un ripieno di magro, lo stesso che utilizziamo per i nostri famosi scarpinocc. Viene bollito con pezzi di carne, pancetta, lardo e verdure, e infine servito caldo con una fetta di polenta». Per la festa ne sono stati preparati duemila, chissà se basteranno.

La preparazione del capù
La preparazione del capù

Durante la sagra sarà anche allestito «l’angolo antico», con figuranti nel tipico costume seicentesco del paese che prepareranno i capù  o i «Salta so» (dolci simili alle frittelle), la costruzione di gerlini o la preparazione di scarpe di pezza (da cui deriva il nome scarpinocc).

La tradizione sarà poi protagonista grazie ai gruppi folcloristici che si esibiranno venerdì (i Gioppini di Bergamo) e sabato sera (i Tencitt di Cunardo, provincia di Varese) per poi sfilare domenica mattina prima della messa delle 10 insieme ai Se’m chi insci di Laveno Mombello (Varese) e naturalmente ai Lampiusa.

Il programma delle serate prevede alle 19 l’apertura della cucina, alle 20,30 l’esibizione dei gruppi folk (tranne domenica), alle 22 la tombola e a seguire la musica (venerdì l’irish folk della Tasters band, sabato serata danzante con Beppe Maccagni, domenica con la Premiata Band).

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