Ormai abbiamo perso il conto delle puntate. La vicenda sta diventando come quei serial televisivi che si protraggono all’infinito. Solo che qui non siamo di fronte a un triangolo amoroso, bensì amministrativo: Ardesio, Piario e Villa d’Ogna. Due vorrebbero un matrimonio allargato, chiamato Unione dei Comuni Asta del Serio, ma il terzo nicchia. Come andrà a finire?
Forse novità ce ne potrebbero essere stasera (giovedì 4 agosto). Alle 19, a Villa d’Ogna, è convocata la terza assemblea dell’Unione da quando le urne hanno riconsegnato Ardesio alla Lega Nord, con Yvan Caccia sindaco. La prima si era conclusa con un nulla di fatto, senza che i rappresentanti riuscissero ad eleggere il nuovo presidente (al posto di Alberto Bigoni, ex sindaco di Ardesio). La seconda ha consegnato la guida dell’ente nelle mani di Angela Bellini, prima cittadina di Villa d’Ogna, ma con un futuro piuttosto incerto.
Il problema è che la nuova maggioranza di Ardesio ha tirato il freno a mano. Prima di continuare sulla strada intrapresa dalla precedente amministrazione vuole vederci chiaro. Ha chiesto tempo per gli approfondimenti necessari. Ma quanto tempo? Gli altri due Comuni pressano per avere una risposta, che finora non sembra sia arrivata.
L’amministrazione Caccia, però, nel frattempo una decisione l’ha presa, riportando a casa le risorse destinate al bilancio dell’Unione. Scelta ratificata durante l’ultimo Consiglio comunale. Con l’ovvio voto contrario dell’ex gruppo di maggioranza (ora all’opposizione) «Ardesio Unita».
«Questa variazione di bilancio, che tra le innumerevoli voci prevedeva lo storno delle risorse destinate all’Unione per il pagamento dei dipendenti, ha stabilito di fatto l’uscita di Ardesio dall’Unione. Siamo in attesa ancora oggi di una presa di posizione formale, promessa anche in Consiglio comunale dal sindaco Caccia, presa di posizione che però non è arrivata», sottolinea il capogruppo di minoranza Simone Bergamini.
La scelta di Ardesio è stata imitata obtorto collo anche dagli altri due Comuni e questa sera l’assemblea dovrebbe formalizzare il tutto con una sua variazione di bilancio. Il capogruppo di «Ardesio Unita» la definisce «tombale», in quanto «prevede lo storno delle risorse previste da tutti e tre comuni nel bilancio dell’Unione».
«Sostanzialmente – prosegue Bergamini – ci si troverà con un’Unione svuotata di tutte le risorse economiche. Una macchina che era pronta ad essere messa in strada al primo luglio, in strada non è mai andata perché tutto è stato bloccato. Sicuramente fino a dicembre sarà una scatola vuota e molto probabilmente anche l’anno prossimo sarà molto difficile rimettere in moto il meccanismo. È mancata chiarezza ed è stato vanificato il lavoro degli ultimi anni».