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La Finanza scopre evasione da 10 milioni

Continuano le operazioni della Guardia di Finanza sul nostro territorio. Gli uomini della Tenenza di Pisogne hanno scoperto un’azienda camuna che, mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, ha evaso al fisco oltre 10 milioni di euro omettendo di versare l’Iva per oltre 2 milioni di euro.

Le attività di verifica fiscale eseguite nei confronti della società, operante nel settore della fabbricazione di prodotti meccanici, in particolar modo pompe e compressori, hanno sin da subito permesso di individuare che dai conti risultavano numerosi e consistenti «anomali» prelievi di denaro contante.

Le Fiamme Gialle hanno pertanto provveduto ad attuare specifici accertamenti attraverso l’analisi dei bilanci annuali e delle scritture contabili, oltre all’esecuzione di numerosi controlli incrociati nei confronti delle società in rapporto economico e d’affari.

Dagli accertamenti è risultato che, sin dal 2012, gli acquisti di beni e servizi venivano giustificati e ufficialmente documentati con fatture che erano state emesse da aziende cessate già da diversi anni oppure che operavano in settori completamente diversi da quelli per cui risultavano avere reso le prestazioni, ovviamente totalmente ignare di tali rapporti d’affari. Di conseguenza, «riscontrata l’inesistenza oggettiva di acquisti di beni e servizi», le Fiamme gialle di Pisogne hanno «recuperato a tassazione gli ingenti costi documentati e risultati falsi e l’Iva illecitamente detratta».

Al termine degli approfondimenti operativi, l’amministratore della società, un quarantenne di origini bergamasche, è stato denunciato all’autorità giudiziaria per aver presentato per gli anni d’imposta dal 2012 al 2015 dichiarazioni «fraudolente», utilizzando fatture per operazioni inesistenti.

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