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Premolo, il «Burlapom d’oro» al Cvs

La prima edizione risale a oltre vent’anni fa. E la buona notizia è che dopo due decenni si trovino ancora persone o associazioni da premiare. Ma questa è la Val Seriana, terra di volontariato. Qui si lavora per gli altri in silenzio, senza nulla chiedere, e con il sorriso sulle labbra: tutti elementi che il «Burlapom d’oro» vuole riconoscere.

Il premio ideato dalla Libera associazione dei Burlapom di Premolo è stato assegnato quest’anno al Cvs, Centro volontari della sofferenza. In modo particolare al gruppo di Clusone, che festeggia i 25 anni di vita.

«Già da alcuni anni operavano silenziosamente alcune persone, collegate al Cvs diocesano, ma nel 1991 il nucleo iniziò ad allargarsi: un volontario e tre disabili si ritrovarono a giocare di domenica al convento delle suore Canossiane; qualche tombolata, caramelle come premio, ma soprattutto un insistente, estenuante sforzo per conoscersi e farsi conoscere», raccontano le motivazioni del premio.

Il «Burlapom d'oro»
Il «Burlapom d’oro»

«L’obiettivo principale di questo gruppo – recitano ancora le motivazioni – è migliorare la qualità di vita di soggetti disabili e dei loro famigliari, attraverso animazione del tempo libero e sollievo delle famiglie. Gli altri obiettivi, non di minore importanza, sono la sensibilizzazione del territorio, la promozione delle persone disabili e la loro integrazione nei territori di apparenza».

Le attività del gruppo si svolgono soprattutto di domenica, con la catechesi. Non mancano viaggi a Bergamo per le iniziative diocesane, così come gli incontri per realizzare piccoli lavoretti in occasione di Natale o Pasqua. Alcune parrocchie accolgono il gruppo una volta all’anno, organizzando giornate che si rivelano preziose in ottica di sensibilizzazione e promozione sociale. Durante l’anno è prevista anche una settimana di esercizi spirituali, nel mese di luglio a Re, in Val Vigezzo, a poca distanza dalla Svizzera, nella casa voluta e costruita da monsignor Luigi Novarese, fondatore del Cvs.

Il Centro volontari della sofferenza è nato in Italia nel 1947 con lo scopo di realizzare nella Chiesa un apostolato per la valorizzazione e la responsabilizzazione della persona sofferente. A Bergamo, è arrivato intorno al 1968 grazie all’entusiasmo di don Giacomo Panfilo, don Tullio Pelis e alcuni laici per portare anche nella nostra diocesi il carisma e le intuizioni pastorali di monsignor Novarese.

Un momento della cerimonia di premiazione
Un momento della cerimonia di premiazione

La commissione che assegna il «Burlapom d’oro», presieduta da Silvia Bossetti, ha voluto «ricordare e riconoscere l’impegno profuso dai volontari dell’associazione» di Clusone in questi 25 anni. Il premio è stato consegnato dal presidente dell’associazione dei Burlapom Claudio Arizzi durante la festa che si svolge in questi giorni a Premolo. Sono intervenuti anche il sindaco Omar Seghezzi e il parroco don Gianluca Colpani.

«Questo premio è un bel modo per riconoscere il lavoro di tanti volontari sul territorio ed è anche un’occasione per far conoscere l’associazione. Sarebbe bello che qualche giovane si avvicinasse al nostro gruppo», ha detto Élia Gandelli, che ha ritirato il «Burlapom d’oro» insieme ad altri volontari e a un gruppo di ragazzi disabili.

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