“Non solo lago, a Bossico c’è molto di più”: è la giusta mentalità alimentata dalla consapevolezza di un ricco patrimonio che per essere riscoperto richiede solo di girare per un attimo le spalle al bel panorama sul Sebino. Ecco allora il paesaggio dell’altopiano, le ville storiche, i sentieri, i prodotti tipici, il clima e tanto altro: caratteristiche specifiche che oggi costituiscono i punti di forza di una località di villeggiatura già nota dalla fine dell’ottocento. La consapevolezza del proprio patrimonio è uno dei primi punti di partenza dell’analisi che l’Università degli Studi di Bergamo sta conducendo, su incarico dell’Associazione Bossico Borgo Turistico Diffuso a cui il Comune ha delegato il compito di effettuare il lavoro propedeutico alla stesura del piano turistico previsto dalla legge regionale sul turismo.
“L’Università da qualche anno – ha detto il Rettore -, consapevole di avere una responsabilità sociale, investe nella cosiddetta terza missione: ovvero su progetti con ricadute sul territorio. Questa settimana la nostra Università ha ricevuto una grande notizia: l’ingresso nell’importante ranking mondiale Times Higher Education. Tra le caratteristiche che ci hanno fatto emergere c’è proprio il rapporto con i territori, territori che possono dare qualcosa anche all’Università e non sono solo un terreno di sperimentazione. Tutto questo per dire che questi progetti, come quello che presentiamo oggi, servono a un reciproco scambio virtuoso tra Università e territorio che ci consente anche di condividere i frutti di questo lavoro a un livello più ampio con altri atenei. Pensiamo inoltre che le Università debbano essere per i territori ambasciate della cultura nelle quali cercare rifugio”.
“Sono molto contento di essere vicino a una realtà così dinamica come Bossico – ha detto il sindaco di Costa Volpino e consigliere provinciale Mauro Bonomelli -. Come Comune di Costa Volpino siamo contenti di potervi seguire in queste iniziative. Oggi posso darvi i dati sui flussi turistici in relazione a The Floating Piers. Per quanto riguarda Bossico l’estate ha visto una crescita continua delle presenze con a giugno un più 116%, a luglio più 44% e ad agosto più 12%”.
“Quando la storia dell’uomo ha vissuto un periodo particolarmente buio – ha detto il presidente della Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi Alessandro Bigoni – i monaci hanno costituito le abbazie dalle quali irradiare cultura e conoscenza. Da oggi Bossico, con questo progetto, si consacra come abbazia per la cultura e il futuro della montagna. La Comunità Montana, per quello che potrà fare, sarà vicina e Bossico”.
“Il progetto si articola in tre fasi – ha spiegato Federica Burini dell’Università degli Studi di Bergamo, – che hanno l’obiettivo di gettare le basi per un piano di sviluppo turistico territoriale. La prima, che attiviamo oggi, è una diagnostica con la quale capire Bossico nel suo passato, presente e guardare al futuro ascoltando i giovani. La seconda intende identificare Bossico in relazione ai territori vicini. La terza è una fase internazionale con la quale coinvolgere le Università europee con cui collaboriamo. Incontri e focus group giocheranno un ruolo centrale. Il risultato finale sarà un insieme eterogeneo di informazioni, un database georeferenziato capace di mostrare le attrattive. Una mappatura che sarà condivisa con le sette università del network con cui stiamo lavorando”.
Questa mattina la presentazione ufficiale del progetto si è tenuta nella sala consiliare del Comune e in una giornata importante per la località: nella festività di Sant’Eurasia, la protettrice dei pastori. A Bossico è in corso inoltre la Festa della Pastorizia e dei Formaggi.
