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All’ombra della Presolana balzo della differenziata

Quattro mesi per scoprirsi ricicloni. L’introduzione della raccolta dell’umido nei comuni dell’Unione della Presolana (Cerete, Fino del Monte, Onore, Rovetta e Songavazzo) ha innescato un processo virtuoso. Non solo è aumentata la differenziata, ma sono calati anche i rifiuti destinati all’inceneritore.

I dati, relativi al periodo compreso fra il 1° giugno e il 30 settembre, sono stati presentati ieri sera nel corso di una conferenza stampa. «Si tratta di numeri particolarmente confortanti, che vanno al di là delle nostre aspettative», ha esordito Marco Oprandi, presidente di G.Eco, la società che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti.

«Bisogna anche considerare la complessità del territorio di montagna, aumentata dalla presenza di seconde case, e il fatto che abbiamo deciso di partire in estate, quando ci sono molti villeggianti», ha aggiunto Oprandi.

Nonostante tutto, però, i risultati fanno ben sperare. Da giugno a settembre, rispetto allo stesso periodo del 2015, la percentuale di raccolta differenziata è cresciuta di 18,7 punti, passando dal 39,3% al 57,9%. «Si è manifestato quello che di solito si accompagna alla separazione della frazione organica, ovvero un ulteriore incremento anche della raccolta differenziata dei riciclabili secchi e una sostanziale riduzione del quantitativo totale dei rifiuti prodotti», ha commentato Gianlorenzo Spinelli, direttore di G.Eco.

Sono infatti aumentate le tonnellate di carta (da 146 a 174), plastica (da 33 a 54), metallo (da quasi 4  a quasi 9). L’umido raccolto ha superato invece le 194 tonnellate. Tutto questo ha portato a una diminuzione dall’indifferenziato di oltre 358 tonnellate (da 831,400 a 472,930). Qui tutti i dati:

dati-rifiuti

«La quantità di organico intercettata è molto alta: siamo vicini al 30% del rifiuto totale che prima raccoglievamo col sacco nero. Questo vuol dire che circa il 70/75% della componente organica dei rifiuti viene intercettato», ha aggiunto Spinelli.

Soddisfatti i cinque sindaci, che hanno spinto per introdurre il cambiamento. Giuliano Covelli (Songavazzo): «La nostra soddisfazione sta nel fatto che trasformiamo un problema in una risorsa». Stefano Savoldelli (Rovetta): «Abbiamo voluto dimostrare che anche nei territori montani si possono raggiungere risultati importanti». Cinzia Locatelli (Cerete): «Mi auguro ci sia un continuo miglioramento». Matteo Oprandi (Fino del Monte): «Ringrazio G.Eco e tutti i cittadini, soprattutto per le persone anziane cambiare è stato difficile». Angela Schiavi (Onore): «Le paure iniziali sono state smentite dai dati».

I cambiamenti non si fermano qui. «La raccolta del residuo secco da metà novembre avverrà con l’utilizzo del sacco traslucido semitrasparente – ha annunciato il direttore di G.Eco -. Questo non perché vogliamo vedere che cosa uno mette, ma per aiutare a migliorare la separazione. I nostri operatori lasceranno un biglietto se il sacco non sarà conforme. Non vogliamo multare, non è nemmeno nostro compito, ma educare. Separando i rifiuti abbiamo benefici sia ambientali che economici».

Sul fronte rifiuti sono in arrivo novità anche a Clusone. Se ne parlerà in un’assemblea in programma il 4 novembre.  

Il servizio di Antenna2:

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