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Invasione di migranti? Cosa dicono i numeri

Oggi nella sede Cisl di Milano è stato presentato il Dossier immigrazione curato del Centro Studi e Ricerche Idos. Lo studio rileva come l’incidenza degli stranieri nella nostra regione sia pari all’11% della popolazione complessiva, un dato stabile rispetto allo scorso anno. A livello provinciale la percentuale scende sotto i valori medi regionali, e il gruppo più ampiamente rappresentato è quello proveniente dalla Romania.

Gabriella Tancredi, componente della segreteria provinciale della Cisl di Bergamo e responsabile delle politiche di accoglienza, commenta: «Anche gli ultimi avvenimenti di Goro ci richiamano a un senso di vergogna e di incredulità, come già successo tempo fa in Valle Seriana e come sembra doversi ripetere. Non esiste nessuna invasione, ma un certo modo di fare comunicazione, e un innato egoismo proprio dell’essere umano, ci fa arrivare a questi punti».

«Nel corso di questi ultimi mesi, e senza dubbio in quest’ultimo anno, da parti diverse si va sempre più diffondendo l’idea che il nostro paese sia sottoposto ad una vera e propria “invasione” da parte di popoli provenienti da quei luoghi del mondo che con estrema facilità noi definiamo “terzo e quarto” mondo – prosegue Gabriella Tancredi -. Senza alcun dubbio una parte della popolazione in arrivo da qualche tempo in Europa e nel nostro paese in particolare (l’Italia per la sua collocazione geografica è veramente la “porta” dell’Europa) sta scappando da una condizione di vita indiscutibilmente difficile, ad un livello per noi neanche immaginabile, e a causa di situazioni che hanno le loro origini in eventi e scenari geopolitici a volte incomprensibili e sconosciuti. Ma, analizzando il fenomeno immigratorio di quest’ultimo periodo, è chiaro che di invasioni non possiamo parlare».

Dall’indagine, risulta che i richiedenti asilo o rifugiati a luglio di quest’anno presenti nelle strutture lombarde sono stati pari al 13% di tutte le persone accolte in strutture per richiedenti asilo in Italia con un’incidenza percentuale pari allo 0,2% della popolazione residente. A Bergamo risiedono in totale 125.446 cittadini stranieri. Nel corso del 2015 si sono registrate 2.231 nuove nascite da genitori stranieri. Nello stesso periodo, gli occupati nati all’estero (con almeno una giornata lavorativa nel corso dell’anno) sono stati 61.740; le imprese a gestione immigrata 9.287.

In tutta questa situazione, mentre l’immigrazione è scesa dello 0,2%, l’emigrazione bergamasca verso l’estero è salita di circa il 6%, con 47.332 orobici iscritti all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero). «Nonostante tutto – conclude Tancredi -, si è accentuata tra gli italiani la “sindrome dell’invasione”. Invece, secondo le proiezioni demografiche dell’Istat, per garantire l’equilibrio demografico della popolazione in diminuzione, si deve considerare che i nuovi ingressi di cittadini stranieri (solo in parte destinatari a tradursi in soggiorni stabili) non si collocano al di sopra di queste previsioni. È chiaro che serve valorizzare al meglio le nuove presenze a livello formativo, occupazionale e sociale, anche attraverso un’accoglienza sul territorio più diffusa dei nuovi arrivati, con un coinvolgimento delle famiglie, devolvendo loro parte dei fondi destinati per l’accoglienza e favorendo un più fruttuoso e molteplice processo di integrazione».

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