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L’astronauta Guidoni porta Clusone su Marte

Marte sembrava dietro l’angolo, ieri sera alla sala Monsignor Tomasini di Clusone. A portare le oltre trecento persone presenti sul Pianeta rosso ci ha pensato l’astronauta Umberto Guidoni. La sua esperienza in orbita è servita per gettare uno sguardo al futuro, verso le nuove frontiere delle imprese spaziali.

La serata organizzata nell’ambito del festival BergamoScienza è stata un successo. Non solo per il teatro gremito. Umberto Guidoni, grazie anche alle domande e alle provocazioni dello scrittore Andrea Valente, ha saputo catturare l’attenzione del pubblico sin dall’inizio. Con un linguaggio semplice, senza mai trascurare l’accuratezza scientifica, ha raccontato i suoi giorni a bordo della Stazione spaziale internazionale o dello Shuttle.

Guidoni ha poi cercato di andare oltre il presente. «Raggiungeremo Marte tra 15/20 anni – ha detto -. Per arrivarci ci vorranno dai 6 agli 8 mesi, a seconda della tecnologia che sarà disponibile. Per tornare bisognerà aspettare due anni, perché serve che il pianeta sia nella posizione migliore».

Guidoni (a sinistra) con Andrea Valente
Guidoni (a sinistra) con Andrea Valente

E dopo Marte? «Molto interessante è una Luna di Saturno, ricoperta di ghiaccio, ma sotto c’è acqua – ha detto Guidoni -. Il passo successivo è ancora più affascinante: le stelle. Ma in questo caso non si parla più di chilometri, bensì di anni luce. Un viaggio inimmaginabile».

Ma potremmo trovare un pianeta più vicino. «Ci vorrebbero comunque centinaia di anni. Come è possibile immaginare un viaggio simile? Con una specie di Arca di Noè. Arriverebbero i discendenti di chi è partito. Ci sembra fantascienza, ma se pensiamo alla storia dell’uomo ci sono viaggi durati migliaia di anni».

Molte le domande del pubblico. C’è chi ha mostrato interesse per gli aspetti della vita quotidiana nello spazio (cosa mangiano gli astronauti, come fanno i loro bisogni), chi alla preparazione necessaria per andare in orbita, chi si è soffermato sulla Nube di Oort o la materia oscura. E qui è venuto fuori il retroterra da astrofisico di Guidoni.

La serata è stata promossa dal Museo arte tempo di Clusone e dall’Istituto «Fantoni», in collaborazione con Mat Club e biblioteca di Clusone.

Guarda l’intervista a Guidoni:

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