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Ardesio, il sindaco alla minoranza: «Basta polemiche»

«Lasciateci lavorare»: è l’invito che il sindaco di Ardesio Yvan Caccia rivolge alla minoranza, a cinque mesi dalle elezioni. In effetti, anche dopo il voto, il clima in Comune è rimasto da campagna elettorale. Non sono mancate polemiche, accuse, critiche. Da una parte e dall’altra.

L’atmosfera è certamente figlia del risultato uscito dalle urne il 5 giugno. Il voto ha consegnato un paese spaccato in due, con Caccia (Lega Nord – Ardesio Rinasce) che è tornato sindaco superando per soli 31 voti (pari al 50,8%) Simone Bergamini, candidato di «Ardesio Unita», la lista della maggioranza uscente. Alcune scelte della nuova amministrazione, su tutte l’addio all’Unione dei Comuni Asta del Serio, hanno incontrato da subito l’opposizione della minoranza.

Anche la decisione di lasciare l’Anci (l’associazione nazionale dei Comuni) e la rete Alleanza nelle Alpi non è piaciuta ad «Ardesio Unita». L’ex sindaco Alberto Bigoni ha chiesto chiarimenti tramite un’interrogazione. La minoranza ha scritto sul proprio sito web che l’amministrazione «guarda sempre più il proprio ombelico e ignora completamente il resto del mondo».

Il sindaco, per ora, evita di entrare nel merito della questione. «Non sono ragioni che possano essere spiegate in poco tempo, le esporremo nella risposta scritta all’interrogazione del consigliere Bigoni», osserva. «Mi preme invece sottolineare – continua il primo cittadino – che nonostante siano passati cinque mesi dalle elezioni, c’è chi preferisce spendere il suo tempo a scrivere interpellanze inutili o a rilasciare interviste. C’è invece chi, come il sottoscritto, ieri mattina era a Bergamo nella sede della Regione per la presentazione del bando Asset, il famoso bando al quale il consigliere Bigoni ci ha chiesto di partecipare con un’altra interrogazione».

Ma Caccia sostiene di non voler alimentare lo scontro: «Colgo l’occasione per accettare ancora una volta il consiglio del presidente della Pro loco Simone Bonetti che tutte le volte mi dice: lasciamo perdere le polemiche, perché non è tempo di polemiche; è tempo di lavorare e di costruire. Credo che Simone Bonetti abbia ragione e spero che il mio invito venga accolto anche dal consigliere Bigoni. Non è tempo delle polemiche per avere un titolo di giornale o di telegiornale. Ci lascino lavorare. Non ci scrivano un’interpellanza al giorno come stan facendo, poi vedremo i risultati. Quando ci saranno i risultati ne riparleremo».

Ascolta le dichiarazioni di Caccia:

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