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Clusone, interrogazioni in consiglio, minoranze: “Risposte evasive”

Lungo consiglio comunale ieri sera a Clusone, diversi i temi su cui si è sviluppato il dibattito. All’apertura dei lavori le interrogazioni delle minoranze sul prolungamento di Teb, sulla strada di San Lucio, sul centro prelievi della Casa di Cura Habilita e sulla Turismo Pro Clusone. Poi l’approvazione del Piano di Diritto allo Studio che ha incassato il voto favorevole anche delle minoranze. Approvato anche il piano di via Verdi, contrario solo Moioli. 

Il dibattito si è aperto sul possibile prolungamento di Teb fino a Clusone. «Il Comune di Clusone ha espresso parere favorevole sul prolungamento fino a Vertova nelle sedi di Promoserio e di Comunità Montana. A oggi nessun comitato sta parlando della possibilità che la tramvia possa arrivare a Clusone – ha detto il sindaco Paolo Olini -. Al momento non ci sono le risorse per fare uno studio. Qualora ci possa essere la possibilità di inserire nello studio anche Clusone, lo valuteremo. Il nostro gruppo individua al momento tuttavia anche altre necessità, cerchiamo infatti di sollecitare gli altri sindaci affinché si possa lavorare sulla risoluzione di problematiche viabilistiche che la nostra gente e i turisti affrontano in alta valle Seriana». «Il non essere impegnati nella promozione del prolungamento di Teb fino a Clusone è una mancanza di lungimiranza politica -: ha detto il consigliere Massimo Morstabilini – quella della tramvia elettrica era un’opportunità che si è presentata ora e doveva essere cavalcata». «Il non essersi inseriti nella discussione iniziale di questo progetto, non diventando protagonisti di un progetto che veda Clusone come capolinea, – ha detto Francesco Moioli – peserà in futuro. Tutti sappiamo che doveva essere realizzata a step, ma il progetto preliminare doveva essere Albino-Clusone. Credo inoltre che il tema viabilistico non sia antitetico. Ricordo che nel 1968 l’ingegner Motta progettava la variante Clusone-Rovetta realizzata nel 2008. Passò tanto tempo, ma poi quel sogno si è realizzato». «Io credo che sia necessario non attendere oltre – ha detto Laura Poletti – in quanto per via della congiuntura favorevole (politica, commerciale e industriale) ora è il momento giusto per muoversi».

Anche sull’interrogazione legata alla strada di San Lucio si è aperto il confronto. «Il consorzio – ha detto Francesco Moioli – nasce per la manutenzione della strada, non può andare oltre. Anche immaginare che un consorziando, apparentemente benefattore, dica: “io ne asfalto un pezzo poi la chiudiamo, facciamo pagare chi transita e quei soldi li date a me per pagare l’opera che ho sostenuto”, la comunità di Clusone di questi benefattori ne può fare tranquillamente a meno, perché chiudere la strada per incamerare i soldi non mi pare un atto di beneficenza e bontà, ma un atto interessato. Abbiamo chiesto chi sostiene le spese legali, perché se il consorzio ha il mandato di manutenzione, non credo che possa spendere le proprie risorse per fare altro diverso dalla manutenzione. Ricordo che il Tar ha considerato la classificazione di questa strada come vicinale di pubblico transito e non c’è possibilità alcuna di recedere. Il Comune, con il suo contributo alla manutenzione, corrisponde ai privati proprio il fatto che la collettività utilizzi questa strada. Il Comune, se lo ritenesse significativo, potrebbe partecipare anche con un importo superiore e se i consiglieri lo manifestassero si potrebbe asfaltare la strada sino a San Lucio. Forse sarebbe il caso di aprire quindi il dibattito su questo tema e chiudere definitivamente la questione». «Il rappresentante dell’amministrazione nel Consorzio e il Sindaco sono portatori dell’interesse pubblico – ha detto Laura Poletti -, se qualcuno ipotizza di limitare il transito, il rappresentante dell’amministrazione dovrebbe ricordare che c’è un interesse pubblico da tutelare. Mentre qui si paga un parere legale per andare nella direzione opposta. Nessuno pretende che il Comune si possa sostituire al Consorzio, ma ne fa parte. Come si può essere soddisfatti o insoddisfatti? Io per essere insoddisfatta della risposta devo avere prima di tutto una risposta, ma voi non rispondete alle domande». «Ricordo che questa amministrazione – ha detto il sindaco Paolo Olini – con una lungimiranza politica è riuscita a trovare il modo per avviare un consorzio, faremo un consiglio informale per sapere da tutti cosa vogliono. Apriremo il dibattito e vedremo cosa fare».

Altro punto all’ordine del giorno: l’interpellanza sul centro prelievi. Ad aprire il dibattito il consigliere di minoranza Massimo Morstabilini che ha ripercorso la vicenda partendo dal 7 maggio 2015, quando l’Impresa Percassi mise a disposizione in comodato d’uso gratuito al Comune i locali presso l’Ecoforum per permettere l’apertura del centro prelievi. «Non c’è una convenzione che va a regolare il rapporto tra Casa di Cura Habilita (che svolge un servizio a scopo di lucro) e il Comune – ha detto Morstabilini -. Ci siamo interessati alla situazione del centro prelievi. Perché Casa di Cura Habilita, diventata poi proprietaria dell’immobile, deve avere in comodato d’uso gratuito l’immobile dal Comune?» «Come può Habilita – ha detto Laura Poletti – essere proprietaria dei locali che vengono dati in comodato d’uso gratuito al Comune che a sua volta concede la detenzione ad Habilita? Giuridicamente è un obbrobrio. Come viene disciplinata questa detenzione? Ci sono benefici per i cittadini?». «Il vantaggio per la collettività c’è – ha spiegato il segretario comunale -, i cittadini possono usufruire di un servizio in più. La questione è legata alla procedura dell’accreditamento». «Mancano comunque dei passaggi, – ha detto Morstabilini – se voi non siete in grado di spiegarceli non ci resterà che fare ricorso agli organi competenti». «Nella risposta scritta non abbiamo trovato le risposte – ha detto Moioli – pertanto ripresenteremo l’interpellanza».

La temperatura in consiglio è aumentata con l’interrogazione sull’ammontare dei fondi erogati dal Comune negli anni 2014-2015 a Turismo Pro Clusone. «Mi dico insoddisfatta in quanto la risposta del Sindaco non c’è – ha detto Laura Poletti durante il consiglio -. Ringrazio per il contributo tecnico gli uffici, ma se vengono poste domande specifiche mi aspetterei delle risposte e purtroppo gli aspetti più critici non vengono trattati. Il nodo principale che ci ha spinto a presentare l’interrogazione è il fatto che nel corso dell’ultimo triennio sono state versate ingenti cifre a Pro Loco. Parliamo nel 2014 di 90.000 euro e rotti, nel 2015 altri 90.000 euro, somme ridotte negli anni successivi, ma ingenti a fronte di una forte situazione debitoria. Io ho letto la comunicazione allegata, ma la risposta è parziale. Apprendiamo dalla relazione di Turismo Pro Clusone del 2014 di una forte situazione debitoria, del fatto che ci sia stata una gestione della contabilità con errori negli anni precedenti e che sono emersi accordi con creditori dei quali non vi è traccia, in quanto accordi verbali. Ci sono creditori che vantano crediti, nessuno li mette in dubbio, ma non ci sono pezze giustificative, si parla di spese arretrate sfuggite dalla contabilità. Il Comune paga somme che non sa. Parte di questi soldi non si sa per cosa vengono versati, non ci è dato modo di capirlo, si rinnovano le convenzioni, non si interviene sulla gestione per cercare di capire come si è arrivati a questo punto e per evitare che si ripeta. Secondo noi non si spendono così 200.000 euro in due anni sul turismo che è un settore fondamentale e sul quale serve un occhio di riguardo in più. Inoltre non c’è traccia dell’attività dei supervisori nominati dall’amministrazione». Carica prima ricoperta da Andrea Scandella, poi fino a circa un paio di mesi or sono da Omar Savoldelli e ora vacante. «O ci verranno date delle risposte o in qualche modo dovremo pensare di intraprendere altre vie»: ha detto Massimo Morstabilini. Al termine del consiglio il Sindaco ha dichiarato nella nostra intervista: «La Pro Loco è stata sostenuta da tutte le amministrazioni, anche da questa. Quello che riesce a dare ai nostri turisti speriamo possa essere migliorato, ma qualcosa viene sempre fatto».

Approvato da tutti i presenti il Piano di Diritto allo Studio presentato dal vicesindaco e assessore ai Servizi Sociali Antonella Luzzana. Il Comune di Clusone conferma il suo impegno economico: l’importo è di 430.000 euro. Con lo stanziamento un importante contributo (700 euro a bambino) destinato alle scuole dell’infanzia: circa 140.000 per la Clara Maffei, 52.000 euro per quella della Fiorine. Si sta pensando anche alla creazione di un fondo per le rette non pagate. Importante l’attenzione verso il mondo della disabilità. Nei prossimi giorni verrà nominato il nuovo consiglio comunale dei ragazzi.

Passato con il voto favorevole di tutti, eccetto Francesco Moioli, il piano di recupero di via Verdi con il quale è prevista la realizzazione di alcuni stabili dietro al monumento dei caduti. «C’è stato anche l’interessamento della Sovrintendenza – ha detto Moioli – che ha dato un esito negativo sull’interesse archeologico del lotto, ma il problema non è quello che poteva esserci sotto il terreno, ma quello che nascerà sopra in un’area in cui ci sono ville storiche».

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