Domenica 20 novembre i cittadini di Rovetta, Fino del Monte, Onore, Songavazzo e Cerete sono chiamati al voto per il referendum sulla fusione.
Per i sostenitori del sì e del no questi sono gli ultimi giorni per convincere gli indecisi. Sabato abbiamo dato spazio al sindaco di Songavazzo Giuliano Covelli, favorevole al progetto, oggi continuiamo con Ezio Seghezzi del Comitato del No.
«Vorrei riferirmi a leggi e normative che tutti possono verificare – afferma Seghezzi -, non vogliamo strumentalizzare o, come abbiamo sentito, andare fuori da ogni logica. Oggi con l’Unione tutte le comunità sono rappresentate dalla giunta, nel comune unico oltre al sindaco ci saranno quattro assessori, due saranno di Rovetta, gli altri dei restanti comuni. Questo comporta una mancanza di rappresentatività di quelle che diventeranno frazioni e paradossalmente quattro assessori costeranno più dei dodici attuali che operano nei cinque comuni. Abbiamo inoltre il problema della posta in quanto in un solo comune potrebbero esserne soppressi due dei tre uffici postali che vi si trovano al momento. Mi domando se non sia meglio tenerci i nostri comuni con gli sportelli che abbiamo».
«Infine la legge impone che le vie abbiano una denominazione unica – continua -. Nel nostro territorio ci sono tante vie i cui nomi si ripetono in più di una località. Si sappia che all’interno delle vie di cui verranno cambiate le denominazioni i residenti avranno a che fare con il cambio dei documenti. Si può restare comunque insieme, mantenendo la situazione attuale attraverso l’Unione dei Comuni della Presolana».
«Questa sera a Onore – conclude -, domani a Cerete, mercoledì a Songavazzo, giovedì a Fino del Monte e venerdì a Rovetta si potrà prendere parte alle assemblee in cui i cittadini avranno l’occasione di trovare tutti i chiarimenti del caso. Andate tutti a votare perché non c’è il quorum».