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Trasporti, tra concorrenza transnazionale e condizioni stressanti

Il settore dei trasporti vive in Italia un momento difficile: oltre alla situazione economica complicata, da qualche anno gli operatori del settore devono fare i conti anche con la concorrenza transnazionale.  Mentre l’Europa non ha ancora posto rimedio a questo problema, la Commissione Europea ha comminato una grossa multa ad alcuni produttori per avere formato un cartello dal 1997 al 2011.

«In questa Europa – afferma Patrizio Ricci, presidente regionale di CNA FITA – alcune cose funzionano, altre no. L’esempio positivo può essere quello dell’azione collettiva e della sanzione con la quale la Commissione Europea è intervenuta sui costi alterati di alcuni veicoli venduti negli anni scorsi. Tuttavia ci sono situazioni a cui non si sta ponendo rimedio. Nel mondo del lavoro subiamo ad esempio una concorrenza sotto alcuni punti di vista sleale. Alcuni Paesi portano la loro manodopera nel nostro a costi ridotti facendo concorrenza alle nostre aziende e portandoci via fette di mercato (in alcuni settori non siamo più nemmeno presenti). Riescono infatti a spuntare prezzi inferiori e a pagare i dipendenti meno, o comunque li pagano come i nostri, ma inquadrandoli nell’est Europa hanno costi inferiori a quelli italiani. Siamo arrivati al punto che anche Germania e Francia si lamentano dalla pressione che arriva da questi Paesi».

La FITA (Federazione Italiana Trasportatori Artigiani), categoria degli autotrasportatori aderenti a CNA, ha deciso di promuovere un’azione collettiva contro i costruttori di camion e autocarri multati dalla Commissione Europea per avere alterato i prezzi di vendita (fino a +20%) trasferendo i costi sui clienti. «La FITA – afferma Luca Scandella, responsabile del settore autotrasporto di CNA Bergamo – sta portando avanti un’iniziativa a livello nazionale che è volta a promuovere un’azione collettiva con la quale permettere alle imprese di trasporto di ottenere un risarcimento a seguito di un cartello effettuato da alcuni produttori di veicoli. La Commissione Europea ha sanzionato per oltre 2.9 miliardi di euro, la sanzione più importante per ora comminata. L’obiettivo dell’azione collettiva è di dare la possibilità alle medie imprese artigiane di chiedere un rimborso per il sovrapprezzo che hanno dovuto pagare sull’acquisto dei veicoli a seguito di questo cartello. In Italia CNA è la prima associazione che porta avanti questa iniziativa, già iniziata nel Regno Unito, in Germania e in Spagna».

Altro tema al centro dell’attenzione, legato al mondo dei trasporti, è quello della sicurezza. «Sulla sicurezza – spiega Pompilio Del Prato, presidente provinciale CNA FITA – oltre a traffico e infrastrutture, influiscono le stesse condizioni di lavoro dei trasportatori. Oggi ci sono categorie sottoposte a stress non indifferenti, vedi il piccolo trasportatore che opera nella distribuzione porta a porta. Con il commercio online tutti noi abbiamo l’interesse ad avere l’oggetto acquistato fuori casa. La maggiore parte degli operatori sono proprietari di veicoli che lavorano per grandi distributori e che per guadagnare devono riuscire a effettuare numerose consegne ogni giorno. Un numero di consegne elevate si traduce in stress e situazioni che possono portare i trasportatori oltre le normali condizioni di sicurezza».

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