Giornata indimenticabile, oggi, per l’Università degli Studi di Bergamo, che ha aperto l’anno accademico alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato è giunto ieri in città, in serata ha assistito al concerto diretto dal maestro Riccardo Muti al teatro Donizetti.
Questa mattina Mattarella ha visitato la redazione di L’Eco di Bergamo. Ad accoglierlo davanti alla sede del giornale c’erano 275 bambini di quattro scuole primarie della città. Dopo l’incontro con i giornalisti di L’Eco, il presidente della Repubblica si è diretto in Città Alta per la cerimonia in Università.
Al saluto del rettore Remo Morzenti Pellegrini, è seguita la lectio magistralis dello storico dell’arte Philippe Daverio. Quindi, in Sant’Agostino, ha preso la parola il Capo dello Stato. «Questa è un’aula che fa venire in mente la ricchezza e il patrimonio culturale di Bergamo e provincia – ha detto Mattarella – . Questo ateneo è la dimostrazione di questa forza culturale. Le energie del territorio hanno suscitato la nascita dell’ateneo».
Il presidente della Repubblica ha poi ricordato gli uomini di cultura, come Giacomo Manzù e Gaetano Donizetti, a cui Bergamo ha dato i natali. «La cultura europea supera le differenze tra paese e paese – ha aggiunto Mattarella -. L’istruzione offre la misura delle opportunità, la cultura si coltiva e si approfondisce, con la ricerca continua ad alimentarsi». Il Capo dello Stato ha infine augurato un buon anno accademico a studenti, insegnanti e a tutto il personale dell’Università.
