C’è fermento a Fiumenero. Tra pochi giorni torna il presepe vivente. Oltre duecento persone, tra comparse e volontari, riporteranno in vita il paese di una volta, in una cornice di ricordi e antichi mestieri.
L’evento raggiunge quest’anno la decima edizione. «Quando siam partiti non avremmo mai pensato di arrivare a questo traguardo – osserva Gian Mario Rodigari, degli «Amici del presepe» -. Ne siamo fieri perché è una manifestazione che impegna tutto il paese: Valbondione, Lizzola e Fiumenero. Questo per noi è già un grosso risultato. Abbiamo la collaborazione delle associazioni, del Comune, delle parrocchie. La popolazione mette a disposizione le case, l’energia elettrica, chi ha la possibilità ci regala la legna».
Il presepe vivente, dieci anni fa, è nato a Valbondione. Ma da otto anni è allestito a Fiumenero. «Un borgo che sembra fatto apposta per una manifestazione come questa – sottolinea Rodigari -. Abbiamo tante case purtroppo disabitate, però fortunatamente lasciate intatte dai proprietari. Per noi è facile riuscire a ricreare l’atmosfera della metà del Novecento».
L’impegno degli «Amici del presepe» e dei tanti volontari è sempre più apprezzato: l’anno scorso i visitatori sono stati quasi cinquemila. Quest’anno, le occasioni per visitare il presepe vivente saranno tre: venerdì 30 dicembre e venerdì 6 gennaio dalle 20,30, sabato 7 gennaio dalle 15,30. Saranno a disposizione bus navetta gratuiti che porteranno i visitatori dai parcheggi all’ingresso della rappresentazione.