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Tram a Vertova, il Comitato supera quota diecimila

C’è voglia di tram in Val Seriana. Il progetto di prolungamento della linea Teb da Albino a Vertova raccoglie adesioni inaspettate. Il Comitato nato due mesi fa per dare impulso alla realizzazione dell’opera ha fatto incetta di firme.

Sono finora 10.518 le persone che hanno aderito all’iniziativa, a cui vanno sommati i 34 soci fondatori. Il Comitato, all’inizio, si era posto come obiettivo quota cinquemila. «Un risultato certamente insperato, tenendo conto che è stato ottenuto in soli due mesi – sottolinea il presidente Riccardo Cagnoni -. Significa una media di circa 1.200 persone a settimana. Tra coloro che hanno firmato, ci sono quasi tutti i sindaci dell’Alta Valle: hanno messo nero su bianco la loro volontà di veder realizzata l’opera».

Bisogna riconoscere che in queste settimane i rappresentanti del Comitato hanno battuto a tappeto la valle: supermercati, mercati, feste di paese. «Ho visto crescere nelle persone la consapevolezza e la fiducia che quest’opera possa essere realizzata con l’aiuto di tutti», osserva ancora Cagnoni.

L’ex sindaco di Vertova ribadisce che il tram oltre Albino potrebbe essere strategico per la valle, sotto tanti punti di vista. Ad esempio, secondo Cagnoni, potrebbe aiutare a prevenire problemi come quello che la valle sta affrontando in questi giorni: la possibile chiusura del punto nascita all’Ospedale di Piario.

«Il fatto è che i giovani non sentono più attrattiva la nostra valle. Il progetto di prolungamento del tram vuole intervenire anche su questi aspetti. Dove si sviluppa una mobilità efficiente, infatti, i giovani rimangono sul territorio. Sicuramente non è l’unico elemento, ma può aiutare. E se ci sono coppie giovani, nascono più figli e certi problemi non si presentano. Diversamente, prima o poi qualcuno verrà di nuovo a propinarci la chiusura di questi servizi, come di tanti altri».

Per arrivare ad avere i binari oltre Albino, però, la strada è ancora lunga. «Il nostro prossimo passo – prosegue il presidente del Comitato – sarà cercare di spingere affinché nel mese di gennaio venga avviato il primo progetto dello studio di fattibilità su conseguenze e benefici dell’opera per il territorio. Speriamo con l’anno nuovo di trovare questo progetto sotto l’albero».

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