Devono aver compiuto una sorta di tour delle parrocchie. Ma il loro intento non era certamente caritatevole. Oltre che a Clusone, la notte dell’ultimo dell’anno, i ladri hanno colpito anche a San Lorenzo di Rovetta.
Entrambi i furti sono avvenuti con modalità molto simili e fanno pensare agli stessi esecutori. Se a Clusone sono stati presi di mira gli uffici, a San Lorenzo è toccato alla casa parrocchiale.
Approfittando dell’assenza del parroco, don Guido Rottigni, che stava festeggiando l’arrivo dell’anno nuovo con la sua comunità nel salone parrocchiale, i malviventi hanno scassinato la porta e sono entrati nell’abitazione. Dopo aver trovato la cassaforte, l’hanno aperta col flessibile, proprio come a Clusone. All’interno c’erano oggetti di valore e pochi soldi.
I ladri hanno anche rovistato nelle stanze, mettendo parte della casa sottosopra. Il parroco si è accorto di quanto accaduto quando è rincasato, verso l’una. Don Guido, da parte sua, la prende con filosofia: «Ora non c’è più niente da rubare e sono sereno».