Quando si sente parlare di tradizioni viene subito da pensare agli anziani. Eppure, ci sono tradizioni tenute in piedi soprattutto dai giovani. Una di queste è la «Scasada del Zenerù» di Ardesio. Anche ieri sera erano tantissimi a scacciare l’inverno.
Il corteo, come sempre, si è mosso dopo le 20 dalla zona del ponte Rino. Sosta per il vin brulè al ristorante La Piana e poi via di nuovo verso il centro. Un giro attorno alla chiesa parrocchiale e, infine, l’ultima tappa sul piazzale delle poste. Qui il carro è stato dato alle fiamme.
Quest’anno il fantoccio che rappresenta l’inverno viaggiava intento a preparare un pojat (tecnica usata una volta per trasformare il legno in carbone). Flaminio Beretta, colui che ha rilanciato la tradizione del Zenerù negli anni passati, l’ha immaginato nelle vesti di un carbonaio, mentre tenta di confondere gli abitanti di Ardesio e sfuggire così al suo destino.
Naturalmente, non ce l’ha fatta. Spaventato dal baccano dei campanacci, è stato condotto al rogo. Alte fiamme si sono levate nel cielo scuro, sotto gli occhi delle tante persone che anche quest’anno non hanno voluto perdersi l’evento. L’inverno è scacciato, speriamo che la primavera non tardi ad arrivare.
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