Appassionata di romanzi e poesie Laura Maria Filisetti ha da poco pubblicato un nuovo libro, la sua quinta fatica: “L’erta che sorride, storia di una salita”.
«Sono 41 liriche ispirate al viaggio della vita – spiega l’autrice intervistata da Lorenzo Noris -, un viaggio strano perché irto di dolore; doloroso, ma non pessimistico in quanto il finale è notevole. La protagonista, una donna qualunque, senza censo, senza età, senza identità, solo penna, alla fine approda all’eden, al paradiso. L’epilogo è l’incontro con Maria. Risolvo l’enigma di una vita dolorosa attraverso il salto con la fede. Un libro ottimista malgrado sia intessuto di dolore».
«Sicuramente – continua l’autrice – si sente la mia formazione classica e teologale (ndr. Laura Maria Filisetti è diplomata in teologia). Nei miei scritti c’è sempre un sottofondo manicheistico. Che cos’è il manicheismo? È l’antichissima lotta tra il bene e il male. Tutti possiamo trovarci in situazioni di difficoltà e proviamo a risollevarci con le nostre forze, sempre cercando, suppongo, la strada del bene».
«Ovviamente da cristiana e da persona positiva innamorata della vita, – aggiunge Laura Maria Filisetti – penso che la vita sia un’esperienza bellissima. Anche se non ragioniamo in termini religiosi, comunque vivere è l’unica chance che ci è stata data e dobbiamo giocarcela bene, avendo un bagaglio di valori, ideali e idee positive».
Laura Maria Filisetti sta lavorando a un nuovo libro, il suo primo romanzo. «Ho già in cantiere un’esperienza differente – conclude: “La farfalla e gli dei”, un’opera tosta, una storia con la fatidica lotta (su di un pianeta lontano) tra il bene e il male e che si risolverà con la vittoria eccellente del bene. Un romanzo fantasy, ma anche fantascientifico. Coniugo infatti la tradizione del fantasy alla fantascienza, un ibrido con tutti gli ingredienti per essere avvincente».
