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Divieto di campeggio alle Piane di Lizzola: è polemica

Basta campeggio alle Piane di Lizzola. Lo ha stabilito la sindaca di Valbondione Sonia Simoncelli con un’ordinanza pubblicata in questi giorni. Una decisione presa sulla base del Piano di emergenza comunale da poco approvato, che però non è piaciuta per niente al gruppo di minoranza (lista civica “Vivere Valbondione”).

L’ordinanza cita il “Piano di sicurezza di rischio idrogeologico”, dove il geologo incaricato scrive (riferendosi alla zona delle Piane): «Lo scenario, oltre ad allertare gli operatori agricoli presenti in loco, prevede l’esclusione dell’area dallo svolgimento di attività ludico-ricreative di carattere estivo e invernale in forma di campeggio provvisorio o di altre attività all’aperto». La prima cittadina, quindi, ha vietato «qualsiasi forma di campeggio», prevedendo sanzioni da 25 a 500 euro per chi trasgredisce.

«Quest’ordinanza è inopportuna e fuori luogo – taglia corto Romina Riccardi, capogruppo di minoranza -. Il piano di emergenza indica in questa zona due pericoli: il torrente Bondione e conoidi attivi su entrambi i versanti (un accumulo di materiale che può diventare pericoloso, ndr). Ma, quanto al primo, non ci sono fenomeni meteorologici gravi in atto. Quanto al secondo, la stessa logica dovrebbe valere anche per altre zone del paese dove sono presenti conoidi attivi. Bisognerebbe evacuare anche i cittadini che si trovano in queste zone».

Chiaro che per la minoranza non si dovrebbe arrivare fino a questo punto. Perché, prosegue Romina Riccardi, «l’ordinanza sa di un eccesso di precauzione. Credo che di fronte a eventi calamitosi ci sia una soglia nella quale il sindaco si debba prendere una responsabilità». In sintesi, sostiene la capogruppo, il pericolo non è tale da richiedere un divieto di campeggio. Meglio sarebbe «attivare un sistema di Protezione Civile per intervenire in caso di emergenza».

La questione ha anche un altro risvolto. «Durante la stagione estiva qui arrivano turisti, famiglie, scout da tutta Italia che soggiornano qui – aggiunge Romina Riccardi -. La gente che viene alle Piane porta economia ai bar e alle attività di Lizzola. La sindaca dice spesso che bisogna pensare anche a un turismo alternativo, non limitarsi agli impianti o alle cascate. Ma se non si dà alle persone la possibilità di godere della natura o agli scout di mettere le loro tende, cosa significa turismo alternativo?»

La prima cittadina Sonia Simoncelli replica: «L‘ordinanza è stata predisposta a seguito dell’approvazione da parte del consiglio comunale (all’unanimità) del piano di protezione ed emergenza che individua per le Piane di Lizzola uno specifico scenario di rischio esclusivamente per le attività di campeggio libero. Ritengo quindi che questa ordinanza sia stata, ed è, un atto doveroso da parte di un sindaco che ricopre anche il ruolo di responsabile della Protezione Civile».

«Il geologo infatti – continua Simoncelli – riporta chiaramente che quell’area è interessata da fenomeni esondativi per la presenza di alcuni canali interrati del torrente Bondione che rendono imprevedibile il suo percorso a fronte di forti eventi piovosi. In questo scenario il geologo prevede l’esclusione dell’area dall’attività di campeggio provvisorio. Quindi l’ordinanza si riferisce esclusivamente alle attività di campeggio libero, non alle attività quotidiane di visite, escursioni e sosta».

«A oggi la località Piane non ha un’area individuata e adibita al campeggio libero. Forse questa attività, che so essere stata anche negli anni presente in questa zona, è stata lasciata un po’ alla buona sorte. Oggi purtroppo non è più possibile procedere in questo modo e quindi, proprio perché crediamo in queste forme di turismo e riteniamo che debbano essere sostenute, stiamo lavorando per garantire maggiore sicurezza. A nostro avviso non affrontare il tema sarebbe una grave mancanza di responsabilità. Quindi l’ordinanza è un primo atto doveroso e immediato che tutela i fruitori. Parallelamente stiamo lavorando con il geologo e con la Protezione Civile della Croce Blu di Gromo per l’individuazione di un’area sicura per l’attività di campeggio libero alle Piane di Lizzola in accordo anche con il Parco delle Orobie Bergamasche (l’area ricade all’interno del Parco). Ricordo inoltre che è in corso la definizione della convenzione con la Protezione Civile di Gromo per il monitoraggio di tutto il territorio di Valbondione proprio con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza e per potere intervenire immediatamente in caso di emergenze. Nell’attesa di queste definizioni e di un’area sicura per le attività di campeggio libero, l’ordinanza continuerà a rimanere vigente».

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