È una corsa in solitaria quella di Marco Gallizioli e della lista civica “Nuovi orizzonti per Leffe e la sua valle”. Per le elezioni comunali, non ci sono altri candidati in campo. La sfida, domenica 11 giugno, sarà unicamente contro il quorum. E la campagna elettorale, in questi giorni, è spesa soprattutto per convincere i cittadini ad andare a votare.
Il candidato sindaco, 49 anni, commercialista, vice del primo cittadino uscente Giuseppe Carrara, è convinto di aver messo su una squadra che potrà far bene. «Abbiamo voluto unire l’esperienza di chi è in amministrazione da alcuni anni all’entusiasmo dei giovani – sottolinea -. Siamo inoltre riusciti a creare un gruppo variegato: uomini e donne sono equamente divisi, ci sono studenti universitari, pensionati. Possiamo dire di essere ormai un gruppo di amici che vuole spendere il proprio tempo per il paese e senza colore politico».
La lista si è data alcune priorità. Tra queste c’è la vicenda del parco San Martino, area da anni in stato di abbandono perché al centro di un contenzioso. «Finalmente c’è stata una prima sentenza che ha dato parzialmente ragione al Comune – afferma Gallizioli -. Noi cercheremo di ottenere il più possibile perché è giusto dare ai leffesi uno spazio che ora non stanno utilizzando. Nel momento in cui ci sarà una sentenza definitiva, eseguiremo i lavori di sistemazione. Pensiamo anche di affidare la gestione a qualche associazione, in modo che ci sia anche una manutenzione continua».
È forte l’attenzione del gruppo anche sui temi del risparmio energetico, dell’ambiente e delle rinnovabili. «Vogliamo estendere l’impianto di illuminazione pubblica a led, collocare pannelli solari sui tetti degli edifici comunali, coinvolgere la popolazione per aumentare la quota di raccolta differenziata». Nel sociale si guarda a giovani e ragazzi con l’idea di un tavolo di lavoro che coinvolga le diverse realtà del paese: Comune, parrocchia, scuole, associazioni.
Certo, perché tutto questo venga realizzato c’è bisogno che domenica vada ai seggi il 50% più uno degli aventi diritto (1872 su un totale di 3742) e che ci sia la maggioranza dei voti validi. «Avrei preferito avere almeno un’altra lista – ammette il candidato sindaco -. Essere da soli implica la necessità di superare il quorum. Quindi invito tutti i leffesi ad andare a votare in modo da evitare che il Comune venga commissariato».
L’intervista al candidato sindaco: