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“Gandellino in ginocchio” dopo il maltempo

La situazione è disperata: gli amministratori di Gandellino, dopo l’ondata di maltempo che ha investito l’Alta Valle Seriana nei giorni scorsi, non possono pensare di affrontare con le risorse a disposizione del piccolo Comune le spese previste per la messa in sicurezza del territorio.

“Abbiamo strade che versano in condizioni a dir poco scandalose – afferma il vicesindaco Ugo Lubrini -, più della metà delle asfaltature sono saltate e non riusciamo a intervenire solo come Comune. Non sappiamo cosa fare. Ci sono interventi che riguardano il reticolo idrico minore, problemi che rischiano di nuovo di causare l’interessamento delle strade del fondovalle, vere e proprie mine a orologeria”.

“Il nostro – continua Lubrini – è un appello a tutte le istituzioni sovra comunali. Purtroppo io come assessore di Gandellino non le sento vicine in questo momento, ma non è mai tardi per farsi sentire. Abbiamo stimato i costi: si parla di spese che si aggirano intorno a un milione di euro e non sappiamo dove trovare queste risorse. Una soluzione tuttavia potrebbe esserci. Chiediamo che i soldi dei sovra canoni per la gestione delle risorse idroelettriche vengano indirizzati su queste problematiche. Non aspettiamo che ci scappi il morto. Ci sentiamo abbandonati”.

“Da quello che abbiamo visto negli ultimi anni, questi eventi meteorici non hanno il carattere di eccezionalità – aggiunge – sono ormai una norma. C’è quindi materiale da imbrigliare a monte e un tombotto sotto la strada provinciale da sistemare. I fronti sono tanti, anche alla Corna Piana, frana scena nel 2002, tutte le problematiche non sono state risolte, ci sono da fare ancora interventi importanti”.

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