Come oggi 50 anni fa, il 28 agosto, arrivava a Clusone l’ultima corsa del treno in Valle Seriana; qualche giorno dopo, il 31 agosto, il servizio venne sospeso ufficialmente.
«L’eliminazione del treno in Valle Seriana – afferma il presidente del Comitato per il prolungamento di Teb a Vertova Riccardo Cagnoni – è stato un errore, lo pensano in molti. Ma non è stata di certo colpa della gente, è noto come le decisioni siano state prese dall’alto. C’è stata un’insufficiente mobilitazione politica. Detto questo, bisogna rilevare che le scelte non sono per forza irreversibili. La storia può ripertersi».
Come la gente della Valle allora condivideva malumori sull’eliminazione del servizio, oggi invece nutre speranze per il prolungamento della tratta. «Il Comitato – continua Cagnoni – ha raccolto 11.000 firme in meno di due mesi, ma solo con iniziative nei fine settimana e tutto in un mese. Inoltre il progetto ha già raccolto l’adesione di associazioni importanti che operano sul territorio. C’è quindi un’espressione favorevole dal basso e ancora una volta non possiamo permettere che la gente resti inascoltata».
La storia delle due linee offre parallelismi. «Nel 1879 nacque il Comitato per la Costituzione della Ferrovia della Valle Seriana e parliamo di anni in cui c’era una fase di industrializzazione in crisi, serviva un rilancio e c’era un’evidente carenza di infrastrutture. Sono tutte condizioni simili a quelle odierne. E l’arrivo della ferrovia in Valle Seriana si realizzò a step, proprio come potrebbe essere rilanciato il tram oggi. Anche per il prolungamento fino a Clusone ai tempi venne costituito un Comitato. La storia ci può insegnare molto».
