Quella che il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi chiamava la “piccola grande Italia”, quella dei piccoli comuni, dopo un lungo percorso ottiene finalmente il giusto riconoscimento. Al Senato è stata infatti approvata la legge da tempo parcheggiata nonostante fosse stata per tre volte già stata avallata dalla Camera. Con il provvedimento sono previsti 100 milioni di euro entro il 2023.
«L’approvazione definitiva della legge sui piccoli comuni è una grande soddisfazione – commenta l’on. Antonio Misiani, che è stato relatore alla Camera insieme ai colleghi Enrico Borghi e Tino Iannuzzi – è un documento molto importante dal punto di vista politico in quanto riconosce, come meritano, il ruolo di migliaia di piccoli centri in cui vi abitano 10 milioni di persone, comuni che occupano più di metà del territorio nazionale, ma sono stati troppo spesso dimenticati dalla politica e dalle istituzioni».
«Oggi – continua Misiani – c’è una legge dedicata a loro che delinea un nuovo possibile modello di sviluppo che scommette sulla valorizzazione del patrimonio storico, artistico, paesaggistico ed enogastronomico. Un provvedimento che stanzia 100 milioni di euro in 7 anni. Noi lavoreremo per aumentare le risorse sino dall’imminente legge di bilancio. Queste risorse non saranno distribuite a pioggia, ma andranno a finanziare progetti di sviluppo locale costruiti dalle amministrazioni locali in collaborazione con le realtà più dinamiche del territorio. Verranno premiati i progetti più innovativi, i progetti costruiti su scala sovracomunale, i progetti che riusciranno a mobilitare attorno a obiettivi precisi altre risorse pubbliche e private. C’è insomma una scommessa di fondo che è una scommessa di un processo di sviluppo che parta dalla creatività e voglia di fare degli amministratori locali di queste realtà preziose, ma troppo spesso dimenticate del nostro Paese. Oggi abbiamo una legge, è un passo molto importante, dobbiamo riempirla di contenuti, lavoreremo per rafforzare la dotazione finanziaria, ma oggi il Parlamento ha compiuto un passo decisivo nella giusta direzione».