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Valbondione, addio centrale: iniziata la demolizione

Almeno otto pilastri sono già stati abbattuti, gli altri seguiranno. La centrale a biomasse dei Dossi, a Valbondione, finisce così. Con la demolizione voluta dall’Amministrazione comunale.

I lavori erano iniziati nel 2013, ma non si sono mai conclusi. Il fallimento di Stl si è portato dietro anche quest’opera. Il progetto, infatti, era della vecchia società degli impianti di Lizzola. La vendita dell’energia elettrica e dell’acqua calda grazie al teleriscaldamento avrebbe dovuto garantire i soldi per mantenere la stazione sciistica. Ma la costruzione dell’impianto si è fermata allo scheletro: plinti di fondazione, pilastri, muro di sostegno.

L’area dei Dossi

A fine 2016 la sindaca di Valbondione Sonia Simoncelli aveva chiesto al fallimento di Stl il ripristino del luogo, ossia di riportare tutto com’era. In pratica, il prato. «Considerato  che risultava un progetto di fatto non sostenibile a detta di più di un tecnico consultato», precisa la prima cittadina. L’ipotesi di far intervenire il fallimento, però, si è rivelata impraticabile. «Un fallimento non può eseguire interventi di questo tipo – prosegue la sindaca -. Si sono aperte quindi delle trattative e siamo giunti ad un accordo. Il terreno è stato svincolato ed è tornato nella disponibilità del Comune, che ha potuto così eseguire l’intervento».

Una fase dei lavori

La demolizione costerà circa 10 mila euro. Verranno abbattuti tutti i pilastri e il terreno sarà riportato alle sue condizioni d’origine. Resterà, invece, il muro di sostegno realizzato ai piedi della montagna.Quanto al futuro dell’area, la sindaca conferma che è intenzione dell’amministrazione «metterla a disposizione per qualche iniziativa nel settore agricolo che abbia attinenza col turismo. Pubblicheremo un avviso di manifestazione di interesse in modo che chi ha idee possa farsi avanti».

L’ostello di Casa Corti

A proposito di turismo, in questi giorni il Comune di Valbondione ha assegnato la gestione dell’ostello di Casa Corti e della vicina pista di fondo. A fine agosto era stato pubblicato il bando e alla scadenza è pervenuta un’offerta, risultata poi idonea. Della struttura si occuperà nei prossimi anni una famiglia di Lizzola. L’apertura dovrebbe essere a inizio dicembre. In questi giorni si stanno concludendo i lavori del Comune per sistemare l’area esterna dell’ostello.

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