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Postina al Nord, ma il cuore è con la famiglia in Sicilia

Ci racconta la sua storia con le lacrime in tasca. Siciliana di origine, da quasi un decennio lavora in provincia di Bergamo, in Valle Seriana, come postina. Fin qui tutto va bene, se non fosse che vuole tornare a casa per riabbracciare i propri cari. Per questo ha chiesto il trasferimento nella sua terra, domandando il ricongiungimento. Ma la lista d’attesa è lunga. Per smuovere la situazione ha scritto al Presidente della Repubblica, al Papa, a Sgarbi e ovviamente all’amministratore delegato di Poste Italiane. 

«Non ho niente contro questo territorio e la sua gente – spiega -, anzi. La mia famiglia tuttavia è giù. Per questo ho chiesto il trasferimento, ma la lista d’attesa è immobile. Nove anni fa ho lasciato la Sicilia con una valigia carica di speranze: credevo di riuscire prima o poi di trovare il modo per ottenere il trasferimento giù. Invece niente. Anche mio marito lavora in un ufficio di Poste Italiane, ma in Sicilia. Mi è stato detto che la soluzione potrebbe essere il suo trasferimento al Nord, ma noi siamo siciliani, la nostra famiglia è giù, la nostra casa è giù. Ho chiesto aiuto in ogni direzione».

Ora i colleghi della postina stanno anche promuovendo una raccolta firme a cui hanno aderito già in 800. «Non mi vogliono cacciare – chiude in battuta – mi vogliono aiutare».

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