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Bergamo, l’Università verso il cinquantesimo

Aperto presso l’aula magna nell’ex chiesa in Sant’Agostino, alla presenza di numerose autorità civili, militari e religiose, l’anno accademico 2017-2018, il 49esimo dell’Università degli Studi di Bergamo.

Una realtà che cresce, come ha ricordato il Magnifico Rettore Remo Morzenti Pellegrini: “Per l’anno prossimo abbiamo intenzione di presentare altre due proposte di attivazione di corsi di laurea magistrale: Filosofia e storia delle scienze naturali e umane ed Engineering and Management for Health in lingua inglese, così da migliorare sempre più l’interazione tra la didattica e le prospettive metodologiche e di ricerca già in atto nel nostro Ateneo”.

Annunciati anche nuovi lavori che interesseranno le sedi dell’Ateneo. “Nell’anno appena trascorso – ha detto il Rettore -, abbiamo concluso diversi interventi relativi ai luoghi abitati dal nostro Ateneo e altrettanti ne stiamo per intraprendere. Qualche mese fa abbiamo inaugurato la nuova sede di via Pignolo e via S. Tomaso grazie alla collaborazione con il Comune e la Provincia di Bergamo e al fondamentale supporto di Regione Lombardia; a breve, porteremo a termine i lavori nel campus di Ingegneria di Dalmine e, contemporaneamente, inizieranno i restauri del Chiostro minore di S. Agostino e delle facciate del Chiostro grande. I lavori di demolizione presso l’ex caserma Montelungo sono invece già in corso e siamo in attesa a breve del progetto definitivo. Sempre nei prossimi mesi, inoltre, tutte le cappelle di questa ex chiesa saranno interessate dai restauri che abbiamo ritenuto opportuno intraprendere: sono lavori particolarmente delicati e però assolutamente necessari per salvare le opere dal degrado a cui andrebbero incontro. Ringrazio UBI Banca – Banca Popolare di Bergamo e il Comune di Bergamo per il sostegno che ci hanno offerto, dimostrando una grande sensibilità”.

Ricordato il grande appuntamento all’orizzonte. “Il prossimo anno, il 2018, l’Università di Bergamo festeggerà i 50 anni della sua fondazione. Sarà un anno di bilanci e celebrazioni, dove avremo modo di capire cosa abbiamo raggiunto e in quali direzioni abbiamo intenzione di proseguire: a breve presenteremo il programma del cinquantennale”.

Dopo l’apertura, accompagnata da parole di Aldo Moro (“Se volete che l’Università sia una cosa seria, che non sappia di vuoto, di chiuso, di antico… fate che la vita vi pulsi dentro, che la sua società con i suoi interrogativi vi si rifletta, che i problemi della difficile convivenza umana vi siano compresi ed affrontati. Fate che questa piccola società sia un ponte verso la vita”), sono seguite le relazioni del rappresentante degli studenti e del personale amministrativo. Il prof. Roberto Cingolani, direttore scientifico dell’Istituto italiano di Tecnologia, accompagnato da un moderno robot a cui il Magnifico Rettore ha stretto la mano, è intervenuto sul tema “La società del futuro: Umani e umanoidi”. La cerimonia si è chiusa con la lectio magistralis affidata al cancelliere delle università di Parigi Gilles Pécout (“Le frontiere mediterranee dell’Europa nel lungo Ottocento”). A elevare musica nell’aula magna l’Orchestra “Gianandrea Gavazzeni”. Presenti Barthélémy Jobert, Rettore della Sorbona di Parigi e il Prorettore dell’Università del Surrey, Prof. Johnjoe McFadden.

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