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L’orizzonte elettrico anche per i mezzi da cantiere?

Tra il 2025 e il 2030 nella penisola scandinava si vuole dire addio ai combustibili fossili: Norvegia e Svezia hanno avviato un progetto di conversione in favore dell’elettrico e continuano a pigiare sull’acceleratore.

L‘elettrico in Svezia ha già conquistato una fetta importante della mobilità privata: il numero delle auto elettriche continua a crescere insieme alla rete di colonnine per la ricarica dei veicoli (+600% negli ultimi due anni). Nel Paese scandinavo la propulsione elettrica ha sicuramente una marcia in più e sta coinvolgendo anche settori contigui come quello dei mezzi d’opera da cantiere.

«Questi macchinari – spiega l’ingegnere Alessandro Bertoni docente e ricercatore in Ingegneria dei Sistemi al Blekinge Institute of Technology (Svezia) – rappresentano una grossa fetta della ricerca nel settore della mobilità elettrica. Alcuni prodotti sono già stati presentati: parliamo di escavatori, asfaltatrici elettriche, camion e altri strumenti da lavoro».

Alessandro Bertoni è bergamasco, originario di Fino del Monte e da quattro anni vive a Karlskrona (nel sud della Svezia), lavorando presso l’importante centro di ricerca universitario dove insegna anche il fratello Marco (di cui ci siamo già occupati).

Alessandro Bertoni

I vantaggi legati alla propulsione elettrica non mancano e sono in grado di attirare investimenti e l’interesse di grandi gruppi. «L’elettrico permette nel settore un certo risparmio economico (in termini di consumo di carburante) – continua Bertoni – e apre nuove prospettive di mercato relative al fatto di potere lavorare nel rispetto delle emissioni in luoghi sensibili come vicino a scuole e ospedali. Pensiamo inoltre a come sia possibile operare di notte in centri storici o luoghi densamente abitati grazie alla loro scarsa rumorosità».

I mezzi da lavoro elettrici sono quasi completamente silenziosi, anzi vengono adottati sistemi in grado di segnalare acusticamente la loro presenza. «In cantieri con questi mezzi al lavoro – aggiunge – si resta particolarmente sorpresi di come si possa parlare con un tono di voce normale, cosa praticamente impossibile in presenza di macchinari tradizionali».

Al momento i mezzi da lavoro elettrici sono solo all’orizzonte, le macchine operatrici con questa propulsione sono state perlopiù solo presentate nei grandi saloni del settore, ma come è già successo in passato per i veicoli privati, non sembra un’ipotesi remota immaginare una loro diffusione.

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