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Miniere di zinco, nel 2018 altri sondaggi

Per la riapertura della miniere di zinco si continuerà a lavorare anche nel 2018. Ce lo hanno confermato i vertici della società italo australiana impegnata nel progetto, azienda che nel frattempo ha anche cambiato nome: non è più Energia Minerals a essere titolare del Gorno Zinc Project, ma Alta Zinc.

Da un po’ di mesi tuttavia a Oltre il Colle nelle miniere di zinco le perforazioni nel sottosuolo sono ferme, mentre l’attività continua negli uffici. Per capire come stanno andando le cose abbiamo incontrato i referenti della società per una breve intervista. Per qualcuno l’impressione è che al momento la società sia per certi versi uscita dai radar, come stanno le cose? «È tipico dei progetti minerari complessi come questo – spiega il presidente e managing director Alexander Burns -, progetti che essere avviati prevedono diversi passaggi. La parte pratica e attiva del lavoro è terminata nel mese di aprile quando abbiamo portato a compimento la campagna di carotaggi che ci eravamo prefissati. Con i dati raccolti siamo entrati in contatto con consulenti internazionali e australiani per portare a completamento lo studio di fattibilità che servirà per pianificare il lavoro del prossimo anno. Lo studio di fattibilità sarà preso in considerazione e valutato da parte dei finanziatori, degli utilizzatori finali del concentrato di zinco e da parte di eventuali partners che vorranno unirsi a noi nel rilancio di questa attività. Questo progetto verrà portato in piena produzione, questo è il nostro obiettivo, entro i prossimi tre anni».

Il presidente di Alta Zinc e managing director Alexander Burns e la segretaria e traduttrice Olimpia Bertoncello

«La Compagnia in questo progetto ha già investito nel complesso 15 milioni di euro, questo dimostra la serietà della nostra azienda e la fiducia che riponiamo in questo progetto che siamo sicuri di portare al decollo. Per la riattivazione della miniera sono propedeutiche le opere in programma il prossimo anno e che saranno seguite dal nuovo exploration manager Fabio Granitzio, un geologo italiano. Ora il team che lavora al Oltre il Colle è al 100% italiano. Il progetto prevede un investimento di 80 milioni di euro. Il lavoro che programmiamo per il prossimo anno è proprio la raccolta fondi. Riteniamo che sia un progetto importante per la comunità e siamo fiduciosi del successo della nostra attività. Ci troviamo in un momento storico fortunato: il mercato internazionale dello zinco si trova in un momento di crescita perché da una parte c’è un’alta richiesta di concentrato di zinco e in contemporanea un progressivo esaurimento delle miniere di zinco attive. Questa combinazione ci pone in una situazione fortunata e quindi faremo il possibile affinché il nostro progetto arrivi in produzione come abbiamo previsto».

Energia Minerals ha cambiato nome, ora la società si chiama Alta Zinc. Perché Alta Zic? «La società ha cambiato nome per comunicare meglio il proprio posizionamento legato a questo minerale. Il termine “alta” è motivato dalla qualità e dalla posizione delle miniere, essendo tra le montagne. Nuovo anno, nuova gestione, nuovo approccio. Un lavoro sviluppato da italiani per gli italiani. Continuiamo a confidare nel supporto delle comunità locali».

Fabio Granitzio

Presso la società è cambiato anche il direttore delle operazioni, a supervisionare le operazioni non è più l’australiano Graeme Collins: è subentrato come responsabile del progetto il geologo Fabio Granitzio. Quali sono i prossimi step? «Uno dei risultati dello studio di fattibilità appena concluso è che il giacimento si presenta più ampio di quanto previsto, esistono zone di estensione che andremo a valutare con il programma di sondaggi che eseguiremo a partire da marzo del prossimo anno. La possibilità è quella di incrementare le riserve e migliorare i parametri economici del progetto. L’attività del prossimo anno prevede una fase di sondaggi che durerà cinque mesi e con cui si potrà effettuare una rivalutazione delle riserve sia per quanto riguarda la quantità, sia per la qualità».

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