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Albino, meno rifiuti nei bidoni col microchip

Il 2017 ad Albino è stato il primo anno intero con il bidone dotato di microchip per la raccolta dei rifiuti indifferenziati. Un cambiamento che ha portato all’introduzione della tariffa puntuale. Ovvero: si paga in base alla spazzatura prodotta, contando quante volte il contenitore viene svuotato.

L’ultima seduta di Consiglio comunale ha permesso di fare un resoconto dell’anno passato. All’ordine del giorno c’era infatti il piano finanziario della Tassa rifiuti (Tari) con l’approvazione delle tariffe per il 2018. «L’importo per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati continua a ridursi – spiega l’assessore all’Ecologia Aldo Moretti -. La previsione di spesa per il 2017 era di 92 mila euro, per quest’anno è di 85 mila euro. Quindi il bidone con microchip sta facendo il suo dovere: la gente è più attenta e differenzia meglio».

I cittadini di Albino, però, non devono aspettarsi una bolletta dei rifiuti meno cara. «Da una parte i costi di smaltimento stanno aumentando, dall’altra la diminuzione dell’indifferenziato fa crescere le altre frazioni, come l’organico, che devono essere comunque smaltite». Non a caso la raccolta differenziata continua a migliorare: «Siamo ormai arrivati intorno all’83% – prosegue Moretti -. Infatti, ora l’obiettivo non è continuare ad aumentare la differenziata, ma cominciare a pensare alla riduzione della quantità di rifiuti prodotti».

Nel 2018, dunque, ad Albino le tariffe non cambieranno. «Per i bidoni domestici il costo di ogni svuotamento rimarrà 90 centesimi – aggiunge Moretti -. Come detto, cresceranno leggermente i costi di smaltimento e sulla bolletta avremo un ulteriore aumento di circa il 3% in media. I costi previsti, invece, aumenteranno parecchio nel 2018 per quanto riguarda il nuovo appalto del servizio. La piattaforma ecologica, infatti, è messa male e molte strutture devono essere cambiate».

Alcuni miglioramenti sono già stati introdotti. «Abbiamo iniziato a riattivare la sbarra automatica per l’ingresso – spiega Moretti -. Ogni utente Tari può entrare solo se munito della tessera sanitaria e residente nel Comune di Albino. Ci siamo accorti che, senza un controllo all’ingresso, i rifiuti conferiti erano decisamente aumentatati, soprattutto gli ingombranti».

Diversa, invece, l’interpretazione di Gerry Gualini, capogruppo della lista di minoranza “Per Albino Progetto civico”. «È sempre alta la tentazione, da parte della gente, di conferire in piattaforma ecologica quello che andrebbe nel bidone con microchip – ha detto in aula -. C’è poi il fatto che a un certo punto al centro di raccolta il livello di qualità della gestione è drammaticamente peggiorato. Tra il 2015 e il 2017 l’aumento del materiale conferito è stato del 38%». Considerazioni che hanno portato i consiglieri di “Per Albino” a votare contro. Il punto all’ordine del giorno è stato approvato dalla maggioranza (Lega, Forza Italia, Civicamente Albino) e dal Movimento 5 Stelle.

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