Nessuna demolizione. Saranno barre d’acciaio a mettere in sicurezza lo sperone di roccia da 500 metri cubi che minaccia di staccarsi sopra Novazza di Valgoglio. Tecnici e Amministrazione comunale hanno deciso di virare verso un altro tipo di soluzione rispetto alle microcariche inizialmente previste.
Il macigno si trova nel complesso del Coren del Presì e nel corso degli anni si è pericolosamente allontanato dalla roccia vicina. C’è il timore che prima o poi si possa staccare piombando sulla strada che porta alla miniera di uranio e a Bani di Ardesio. Non è escluso che finisca addirittura per raggiungere l’abitato di Novazza.
Più di un anno fa il Comune si è mosso per pianificare un intervento di messa in sicurezza. L’incarico è stato affidato alla Gea, che fa capo al geologo Sergio Ghilardi. La Regione ha poi messo a disposizione 100 mila euro per i lavori. In un primo tempo si pensava di intervenire con delle microcariche per sgretolare la roccia, ma ulteriori valutazioni hanno consigliato di cambiare l’approccio.
«Sono emersi una serie di problemi che abbiamo dovuto tenere in considerazione – spiega il sindaco di Valgoglio, Eli Pedretti -. Anzitutto, la sicurezza delle maestranze. L’utilizzo delle microcariche comportava il crollo del materiale roccioso in una zona che presenta condizioni morfologiche particolari e difficoltà nelle vie di fuga in caso di pericolo. In secondo luogo, demolire completamente il pinnacolo avrebbe potuto causare anche l’instabilità di quello vicino. C’è infine una ragione di ordine estetico e paesaggistico. La demolizione avrebbe cambiato il profilo della montagna. La parola “Coren”, infatti, si riferisce alla caratteristica forma dei due tronchi rocciosi».
Si è così deciso di stabilizzare l’ammasso di roccia attraverso undici barre d’acciaio inserite nella roccia e collegate allo sperone vicino (quello con la Madonnina). Saranno poste su due file orizzontali, in modo da distribuire lo sforzo su tutta la superficie del masso. «Ora dobbiamo procedere con l’appalto – aggiunge il sindaco -. Dovremo selezionare le migliori imprese del settore e poi procedere con i lavori, pensiamo nell’arco di un paio di mesi».
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