Oliviero Bosatelli si prepara a nuove sfide. Il vigile del fuoco di Gandino, specialista delle ultra maratone, ha deciso di lanciarsi in un’avventura che lo porterà a correre nelle condizioni più estreme attraverso montagne, deserti, neve e ghiaccio.
Bosatelli ieri ha ufficializzato in una conferenza stampa la decisione di partecipare alle Five Legends, cinque gare (ma sarebbe meglio dire prove) da completare in tre anni per diventare una “leggenda” del trail. In totale 2600 km nei posti più inospitali della terra. Si tratta del Tor de Geants (330 km e 24 mila metri di dislivello), della Spine Race (429 km e 13.135 metri di dislivello), della Transpyrenea (866 km e 52.928 metri di dislivello), della Transomania (283 km) e della Yucon Artic Ultra (692 km).
Le prime due Bosatelli le ha già corse: al Tor Des Geants si è anche classificato primo, alla Spine Race è arrivato sesto con un ginocchio malmesso. La prossima in programma è la Transpyrenea, durante le prime due settimane di agosto. Una gara che si snoda lungo i pendii dei Pirenei, frontiera naturale tra la Spagna e le Francia. Il paesaggio è caratterizzato da una catena di montagne con riserve naturali, foreste e cime tra 2500 a 3000 metri. Si attraversano cinque dipartimenti francesi, tre grandi regioni, e circa un centinaio di comuni e villaggi.
L’altra gara in programma è la Transomania, a novembre, che ha come teatro l’inospitale deserto dell’Oman, da attraversare coast to coast, senza tralasciare le montagne che sovrastano l’Oceano Indiano. Ultimo appuntamento a febbraio del 2019: la Yucon Artic Ultra, che segue il percorso della gara di cani da slitta più difficile al mondo. È la più dura prova di ultra trail al mondo, a causa dell’estremo freddo che c’è in Canada nel mese di febbraio. Per tutte e cinque le gare l’obiettivo non è fare risultato, ma concluderle.
Guarda il video di Antenna2 con l’intervista ad Oliviero Bosatelli:
