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Borse di studio per 187 ragazzi bergamaschi

Oltre 58 mila euro di investimento per consegnare 187 borse di studio ad altrettanti giovani bergamaschi. Numeri significativi anche quest’anno per l’iniziativa del Consorzio Bim (Bacino imbrifero montano) del Lago di Como e dei fiumi Brembo e Serio.

I premi sono andati a studenti residenti nei 126 Comuni facenti parte del Consorzio, ragazzi capaci di distinguersi per dedizione e impegno nell’anno scolastico 2016/2017. Nello specifico, a fronte di oltre 200 domande pervenute, la Commissione tecnica del Bim ne ha ritenute valide 187: 48 per studenti universitari, 123 per studenti delle classi terza, quarta e quinta delle scuole superiori e 16 per studenti dei Centri di formazione professionale. In totale, un investimento da 58.325 euro.

L’iniziativa, promossa in memoria dei primi tre presidenti del Consorzio Bim (Tarcisio Pacati, Daniele Turani e Giovanni Rinaldi), ha preso avvio nel 1964, considerando i risultati degli studenti dell’anno scolastico 1962-1963. In quel periodo, erano le prime borse di studio istituite in provincia di Bergamo: l’assegno era di 50.000 lire, un buon stipendio mensile di allora. Per la cronaca, in tutti questi anni sono state erogate oltre 6.500 borse di studio, per un contributo totale di 1.100.000 euro.

La cerimonia di consegna è avvenuta ieri nelll’auditorium di Piazza Libertà, a Bergamo. C’erano il Consiglio Direttivo del Bim e numerose autorità: il direttore dell’Ufficio scolastico provinciale Patrizia Graziani, il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Paola Crippa, il rappresentante scuola della Commissione Borse di Studio del Consorzio Bim Bergamo Santo Locatelli.

«Le borse di studio sono un concreto incentivo per spronare i giovani a impegnarsi a scuola – ha sottolineato il presidente del Consorzio Bim Carlo Personeni – Le nostre considerano non soltanto le valutazioni scolastiche e i parametri di reddito, ma soprattutto il disagio subìto dagli studenti nell’accesso alle scuole e all’università, in termini di costi e di distanza dalle proprie case, e il percorso che devono compiere ogni giorno per raggiungerle. L’iniziativa è per noi fondamentale, perché rientra nei dettami del nostro statuto, che prevede la promozione e lo sviluppo socio-economico dei territori montani, anche attraverso il sostegno alla scuola. O meglio, il sostegno alle famiglie per le spese scolastiche sostenute».

Le borse di studio hanno considerato, a livello di profitto, gli studenti delle scuole superiori (dal terzo anno in poi) che abbiano concluso l’anno scolastico 2016/2017 con votazione media di almeno 7,5/10, nonché gli studenti universitari del primo anno che abbiano conseguito nell’anno precedente una votazione di almeno 86/100 agli esami di maturità.

«Siete tanti e siete stati bravi: i risultati lo dimostrano. Sono felice per voi – ha commentato il direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale Patrizia Graziani –. Ma mi sono scocciata di sentire in giro, in televisione come sui giornali, che voi siete il futuro: no, voi siete il presente, coloro che stanno vivendo la scuola con serietà e sacrificio per diventare poi i cittadini di domani, coloro che stanno costruendo le proprie competenze per poter poi essere attrezzati e preparati a sostenere le sfide del futuro».

«Vi auguro di continuare il vostro percorso scolastico con entusiasmo, anche se ciò costa sacrificio – ha aggiunto il presidente Personeni – Vi auguro soprattutto di mantenere alta la passione verso lo studio, amando quello che fate. Complimenti, poi, alle famiglie, che sostengono il vostro impegno».

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