Compie ben 60 anni il concorso “Penna d’oro”. Per festeggiare l’anniversario, domani (sabato 7 luglio), Gromo ospiterà un’intera giornata di iniziative dedicate al dialetto.
Nel 1958, il poeta Giacinto Gambirasio, su richiesta della Pro Loco, istituì il premio con lo scopo di stimolare l’elaborazione letteraria del dialetto bergamasco. Nel 1988, la Pro Loco decise di estendere l’ambito del concorso a livello regionale, con lo scopo di valorizzare l’incontro dei diversi dialetti lombardi e di vedere affiancate tra loro culture storico-linguistiche differenti. Dal 2007 l’organizzazione del concorso è stata presa in carico dalla biblioteca.
«Sessant’anni rappresentano un traguardo davvero importante – sottolinea la sindaca di Gromo, Sara Riva -. Credo che sia uno dei concorsi più longevi della Bergamasca, ma probabilmente anche della Lombardia. Abbiamo quindi voluto riservare particolare attenzione all’edizione di quest’anno. Già a partire dal bando».
Il concorso non è più diviso nelle sezioni dedicate al tema libero e alla montagna. Ora una sezione è riservata alla poesia per adulti e l’altra ai brevi racconti. «Questo perché ci siamo resi conto che molte poesie sembravano racconti, quindi componimenti più vicini alla prosa – prosegue la sindaca -. Inoltre, abbiamo voluto un maggior coinvolgimento dei ragazzi. Anche a loro sono state dedicate due sezioni: una per le poesie e le filastrocche, l’altra per i racconti».
Ci sono poi novità anche nella giuria, grazie alla collaborazione con il Ducato di piazza Pontida. «Purtroppo – aggiunge Sara Riva – gli elaborati che arrivano sono sempre meno, così come diminuiscono le persone che scrivono in dialetto. Stiamo quindi pensando a come far crescere questo concorso per non doverlo perdere».
Domani la giornata dedicata al sessantesimo inizierà alle 10.30 con una visita guidata del borgo in dialetto. Due gli appuntamenti del pomeriggio: alle 15,30 un laboratorio per bambini in biblioteca con Rumi Nicola Crippa, autore del libro “Una fiaba bergamasca”; alle 17,30 aperitivo con l’autore Eugenio Piffari e il suo libro “L’öltim termèn. Divagazioni tra passato e presente in dialetto di Lizzola”.. Alle 20,30, in piazza Dante, la premiazione del concorso e intrattenimento con la compagnia Arlecchino.