Presto prenderà il largo sul Sebino un’isola galleggiante su 30.000 bottiglie di plastica, un progetto degli studenti del Celeri per la fito-depurazione delle acque.
«Ce la stiamo mettendo tutta per renderla funzionante – spiega Fabio Campagnoni, docente al liceo di Lovere -. Questo è un progetto avviato all’interno un percorso di alternanza scuola lavoro dal nome “Cultura addosso”».
30.000 bottiglie occorrono per sostenere l’isola e i suoi circa 3000 kg. Il peso che dovrà essere in grado di sopportare è determinato principalmente dall’acqua pompata a bordo. Pannelli solari daranno energia a pompe con una capacità di circa 500 litri all’ora.
«Le bottiglie – continua Campagnoni – sono state raccolte in pochi giorni attraverso una campagna di sensibilizzazione dei ragazzi delle scuole dell’obbligo dell’Alto Sebino».
Il sistema di depurazione è innovativo per l’idea di essere realizzato su di un isola galleggiante. La tecnica fitodepurativa è efficace: può garantire una depurazione per quasi il 90%.
«I ragazzi – continua – hanno approfondito aspetti tecnici e si sono occupati anche di attività di crowdfunding. Grazie al loro impegno e al sostegno che abbiamo ottenuto, il progetto dovrebbe prendere il via a ottobre. In parallelo stiamo coinvolgendo anche i ragazzi dell’artistico, a cui è stato assegnato l’incarico di realizzare una versione esteticamente più bella».